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"Le idee non dormono mai" è il workshop organizzato dal corso di Laurea in "Scienze e Tecniche della Comunicazione grafica e multimediale" dello IUSVE  che dura una settimana e coinvolge tutti gli studenti di terzo anno e ogni anno nuove aziende che commissionano un lavoro vero e proprio.

La quarta edizione si è svolta dal 1 al 5 ottobre 2012 e qui sotto è possibile scaricare il book:

Presentazione della quarta edizione del 2012

E siamo arrivati in questo inizio di anno accademico 2012/2013 alla quarta edizione de “Le idee non dormono mai”. Questo workshop negli anni ha acquistato sempre più importanza per la formazione dei nostri studenti e per una valutazione della qualità dell’insegnamento che la nostra Università impartisce.

È sempre tanta la soddisfazione quando termina una grande avventura che comporta, dalla ricerca delle aziende da coinvolgere all’organizzazione di tutte le fasi realizzative, uno sforzo da parte di tutti gli attori in campo.
I protagonisti della giuria valutativa del workshop ci hanno lasciato la testimonianza scritta del loro entusiasmo nel coinvolgersi in questo progetto e il loro soggettivo punto di vista nei testi che leggerete in questo book.
A me il compito istituzionale di presentare un quadro d’insieme.

Questa è la quarta edizione “Le idee non dormono mai” e ogni anno che passa, sentiamo l’importanza di mantenere e far crescere questa esperienza formativa, che caratterizza il percorso accademico del corso triennale Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e multimediale.
La filosofia e l’impianto del nostro corso universitario si sviluppano tenendo in forte considerazione un continuo equilibrio tra teoria e prassi nell’acquisizione delle competenze relative alla comunicazione.
Niente, più di questo momento accademico, racchiude in sé tante valenze multidisciplinari messe insieme, in un continuo mescolarsi di approccio riflessivo culturale e pratico progettuale.

Già la scelta della committenza cerca di abbracciare mondi diversi: una realtà commerciale e una di ambito più sociale.

Quest’anno hanno collaborato con noi come committenti dei progetti l’azienda Roncato, leader nel settore della valigeria, attraverso la presenza del Consulente Digital Marketing il dott. Mattia Mialich e una committenza emergente quale quella del Numero verde Antitratta 800 290290, iniziativa promossa dal Ministero delle Pari opportunità, con la presenza della referente la dr.ssa Cinzia Bragagnolo, oltre ad altri tre operatori.

100 studenti frequentanti il terzo anno del Campus di Mestre e di Verona e i migliori 20 studenti del secondo anno accademico, si sono divisi in 28 gruppi partecipando a questa settimana di full immersion nella comunicazione con l’obiettivo di realizzare un progetto comunicativo concreto.
La grafica per la scocca di un modello di trolley e un libricino informativo per Roncato e una campagna di sensibilizzazione con l’ideazione anche di un marchio identificativo per il Numero verde antitratta: questi i due lavori da realizzare.

L’iter progettuale si sviluppa in toto come una vera commessa professionale: un brief iniziale il lunedì, una valutazione di feed back intermedia a cura dei docenti del corso di laurea, la possibilità di un passaggio di confronto con la committenza e, concludendo, una presentazione del lavoro il venerdì alla presenza di una Giuria di esperti del settore.
Come sempre, alla fine, il venerdì si arriva al verdetto: vengono premiati due gruppi con un primo ed un secondo posto e un segnalato per ogni committente.

Le due realtà quest’anno hanno voluto subito riconoscere la bontà dei progetti anche in termini di spendibilità immediata: Roncato volendo produrre quanto prima la grafica sulle valigie e il Numero verde coinvolgendo gli studenti premiati in una conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione e nella stampa della campagna pubblicitaria vincitrice.
Gli studenti, durante tutta la settimana, sono messi a dura prova in quanto a capacità di ascoltare e capire il cliente, elaborare in gruppo soluzioni efficaci, realizzare in tempi stretti elaborati corretti ed immediati, trovare la giusta presentazione verbale e visiva del proprio lavoro, avendo pochi minuti e il tutto in una situazione di “sana” competizione.

Quello che segnala maggiormente l’efficacia del workshop è il clima di forte coinvolgimento, impegno e collaborazione che si crea tra studenti e docenti, che sono presenti durante alcuni momenti della settimana e che diventano non più soggetti valutatori ma aiuto creativo per il progetto stesso.
Alla fine in questo vortice vengono “fagocitati” e influenzati anche i nostri giurati, che sentono come, alla fine, sia importante per gli studenti, sì, anche ottenere un riconoscimento, ma soprattutto… aver partecipato intensamente.

Freschezza e talento creativo per il Presidente della giuria

Il workshop “Le idee non dormono mai” organizzato dallo IUSVE, che ho avuto l'onore di presiedere durante la sua ultima edizione, è un chiaro esempio di pedagogia attiva nell'ambito di un corso di laurea.

Il formato della competizione, che si basa sulla realizzazione di proposte reali - in questo caso per un'Istituzione Pubblica attiva in ambito sociale e per una realtà aziendale - rappresenta un ottimo stimolo per gli studenti che iniziano l'ultimo anno del loro percorso universitario.

Per loro, credo che questa rappresenti un'esperienza molto intensa e condivisa nella quale, senza dubbio, si sperimenta ciò che sarà l'attività professionale, caratterizzata dalla rapidità nelle tempistiche di decisione su un brief reale e dall'organizzazione del lavoro di gruppo.

Come membri della giuria, abbiamo potuto constatare la freschezza e il talento creativo di molte proposte, e allo stesso tempo il delicato equilibrio che si viene a creare tra la velocità di sviluppo e la necessità di ragionamento e accuratezza di analisi che comporta qualsiasi buon progetto.

Nelle presentazioni dei progetti, gli studenti hanno dimostrato una crescente capacità espressiva personale, mettendo in evidenza gli aspetti principali, come se si trattasse di un prolungamento del messaggio su cui si erano impegnati, attraverso il loro lavoro.
Ringrazio tutti i membri dello staff IUSVE per avermi invitato a partecipare a questo evento così interessante.

Un’esperienza sorprendente, un format che dovrebbe essere replicato in tutte le università italiane

Quello che non ti aspetti da un gruppo di studenti universitari del secondo e del terzo anno è la professionalità, intesa proprio come quell'insieme di qualità che distinguono il professionista dal dilettante: competenza, impegno, capacità di analisi, gestione dello stress, team working e altre caratteristiche che normalmente si acquisiscono con l’esperienza, il più delle volte fatta di errori.

In cinque giorni i ragazzi sono passati dal brain storming sugli input forniti dal committente alla realizzazione di un progetto che in molti casi si è attestato su livelli di mercato. In questo senso il workshop “Le idee non dormono mai” è stata un’esperienza sorprendente, un format che dovrebbe essere replicato in tutte le università italiane per colmare il gap fra teoria e pratica di cui ancora oggi soffre il nostro sistema di istruzione superiore. Ed è una considerazione che ha valore per ogni percorso accademico se consideriamo la situazione di ingravescente disoccupazione che stanno vivendo i giovani laureati italiani in un mondo sempre più globalizzato e competitivo.

Valigeria Roncato, l’azienda di cui sono Consulente Digital Marketing, da sempre crede nel rapporto sinergico fra impresa e università, ricercando anche nel talento degli studenti quel quid creativo che contraddistingue ogni suo prodotto. E in questo workshop gli studenti del corso STC dello IUSVE hanno saputo magistralmente interpretare le origini, i valori e la mission di un’azienda che dal 1970 è ambasciatrice del Made in Italy nel mondo.

Altissimo livello di qualità dei lavori prodotti dagli studenti

Per noi operatori del sociale l’esperienza vissuta nella settimana del workshop, sia in qualità di committenti che di valutatori dei prodotti di una campagna pubblicitaria a scopo sociale, ha costituito un importante momento di riflessione foriero di significati positivi su più livelli e ambiti di conoscenza. Il primo riguarda il ponte che non dovrebbe mai essere interrotto tra chi opera sui fenomeni sociali e l’università che ha il compito di formare le future classi dirigenti del nostro paese.

Innanzitutto il workshop sulle tematiche dalla comunicazione sociale, ha messo in luce quanto l’ambito dell’intervento sociale debba necessariamente avvalersi di tecniche comunicative che aiutino ad oltrepassare l’autoreferenzialità dei linguaggi specialistici e degli stereotipi di cui gli operatori sociali sono portatori. L’accompagnamento degli studenti durante il processo di realizzazione della campagna pubblicitaria del nostro Numero Verde, invece, ci ha offerto la possibilità di veicolare informazioni e conoscenze in contesti da noi spesso sottovalutati ma nel contempo determinanti per la costruzione di processi di sensibilizzazione vitali per chi ha come competitors non le merci prodotte dai concorrenti, ma l’indifferenza e la cultura assistenzialistica che relega il sociale nel novero dei costi e delle attività improduttive.    

Inoltre siamo rimasti piacevolmente stupiti dall’altissimo livello di qualità dei lavori prodotti dagli studenti, tenuto conto anche del ristretto margine di tempo a loro disposizione: qualità che ha reso veramente difficile la scelta dei vincitori. Ne costituisce prova il fatto che nella realizzazione degli eventi correlati alla giornata europea contro la tratta degli esseri umani il momento di apertura è stato dedicato agli studenti vincitori del concorso, affinché potessero illustrare al pubblico presente i loro lavori, mentre per la campagna pubblicitaria del Numero Verde Antitratta è stato scelto proprio un loro manifesto.

Da sottolineare anche il clima di positiva e la sana competizione creatosi tra i vari gruppi, creando quindi un momento aggregativo e collettivo che certamente rimarrà nella memoria di chi vi ha preso parte.

Sulla base dell’esperienza positiva di quest’anno, l’auspicio è che ci possano essere in futuro ulteriori progettualità comuni e occasioni di collaborazione con lo IUSVE.

L'idea vincente è il frutto della capacità e dello spirito di osservazione della realtà

Prendete degli studenti appassionati, un'azienda di riferimento del Made in Italy, un team impegnato nei servizi sociali, un presidente e dei giurati pieni di entusiasmo e otterrete il mix perfetto per “Le idee non dormono mai”.

Non sapevo cosa aspettarmi da quella che, si sarebbe ben presto rivelata, una giornata intensa e ricca di spunti di riflessione con i colleghi e le giovani promesse del mondo della comunicazione. Mentre si succedevano per la presentazione, uno ad uno, i vari gruppi, ci siamo resi conto del grande lavoro che gli studenti erano stati in grado di mettere insieme in quella settimana, di cui noi in quel momento vedevamo solo l'atto finale.

Ho apprezzato il clima che si respirava all'interno del campus IUSVE, il rapporto tra gli studenti e i docenti dell'Università e la qualità dei progetti realizzati dai diversi team e di come a volte l'idea vincente è il frutto, oltre che dello studio e di un preciso precorso progettuale, della capacità e dello spirito di osservazione della realtà.

Sarebbe forse auspicabile riuscire a ritagliare all'interno del workshop un momento di approfondimento diretto tra studenti e giurati, affinché vengano fornite indicazioni e impressioni imprescindibili nel processo creativo.

Ritengo che questi momenti e la capacità di lavorare in team siano essenziali alla crescita e alla comprensione di metodologie e approcci utili per “il salto” nel mondo del lavoro
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Un vero e proprio test di ciò che li aspetterà a breve: il mondo del lavoro

Un’esperienza unica e completa a cui gli studenti sono sottoposti, simula in modo attendibile una vera esperienza lavorativa, in cui le varie componenti di un progetto vengono trattate, dal brief, all’analisi fino alla preparazione finale e l’esposizione alla committenza.

Un connubio di emozioni, stress, concentrazione e tensione ne fanno una vera e propria settimana lavorativa con tanto di esito finale e progetti concreti.
Solo alcuni dei lavori vengono premiati, solo chi ha saputo meglio mixare creatività, composizione degli elementi grafici, raggiungimento dell’obiettivo e esposizione per soddisfare l’esigenza del cliente.

Durante la breve esperienza in giuria ho potuto respirare la tensione, entusiasmo, delusione e ho notato grande attività di gruppo, competitività tra i concorrenti poi diventata tifo unanime per i vincitori.
Un vero e proprio test di ciò che li aspetterà a breve: il mondo del lavoro.

Un programma completo messo a punto in modo ineccepibile coinvolgendo due committenze molto differenti tra loro, ma con un obiettivo comune, utilizzare proficuamente l’attività creativa degli studenti.

Il livello di alcuni lavori è di tutto rispetto e l’entusiasmo espresso da Roncato e dai rappresentanti del Numero verde Antitratta ne è la prova.

Un punto di arrivo e partenza per una straordinaria storia di percorso individuale e collettivo.

Questo workshop è un’opportunità per gli studenti della percorso di laurea triennale di misurarsi su un progetto di comunicazione reale. I 5 giorni che seguono il brief della committenza esterna sono un’esperienza straordinaria di lavoro collettivo.

In questa edizione 2012, i 29 gruppi che si sono provati giorno e notte si sono confrontati in una competizione nella quale hanno potuto capire molto della loro capacità raggiunta e toccare con mano i punti sui quali lavorare di più. Il lavoro in team, la leadership, la focalizzazione sul tema, la risposta creativa, l’organizzazione del lavoro, la tensione e lo stress, la lotta con il tempo, la capacità di parlare in pubblico, il confronto con i compagni e la giuria esterna, sono stati i fattori che hanno accompagnato l’azione dei gruppi.

Ha fatto meglio chi è riuscito a combinare in modo armonico ogni aspetto del lavoro e ha fatto emergere le capacità collettive con entusiasmo e cooperazione. E perché no, divertimento. Quello profondo che nasce dal sentirsi forti e capaci insieme, tanto da arrivare a soluzioni creative che rappresentano il frutto di un duro lavoro.

Come dice David Ogilvy: «Non avete alcuna probabilità di avere una buona idea se prima non “fate il compito”, analizzando a fondo l’argomento. Ho sempre trovato molto noiosa questa parte del lavoro, ma è insostituibile». E poi spiegava: «Potete “fare i compiti” fino al giorno del giudizio, ma non avrete un grande successo senza una “grande idea”». Quella “grande idea” a cui si riferisce Ogilvy è l’idea creativa a cui ogni progetto di comunicazione dovrebbe aspirare. E molti dei lavori presentati sono riusciti, magari parzialmente, ad arrivare a una buona idea creativa.

Ho avuto molto piacere di far parte di questa straordinaria esperienza. La “response-ability” di noi giurati di fronte alla presentazione dei lavori è stata accompagnata dalla consapevolezza di trovarci a giudicare dei lavori che contenevano molto più di quello che mostravano nelle tavole e nella presentazione di pochi minuti imposta come regola uguale per tutti e in quanto tale garante di equità.

Credo che questa esperienza rimarrà profondamente incisa in tutti coloro che ne hanno preso parte e sarà un punto di arrivo e partenza per una straordinaria storia di percorso individuale e collettivo.
Perché è proprio così: le idee non dormono mai.