Altissimo livello di qualità dei lavori prodotti dagli studenti
Per noi operatori del sociale l’esperienza vissuta nella settimana del workshop, sia in qualità di committenti che di valutatori dei prodotti di una campagna pubblicitaria a scopo sociale, ha costituito un importante momento di riflessione foriero di significati positivi su più livelli e ambiti di conoscenza. Il primo riguarda il ponte che non dovrebbe mai essere interrotto tra chi opera sui fenomeni sociali e l’università che ha il compito di formare le future classi dirigenti del nostro paese.
Innanzitutto il workshop sulle tematiche dalla comunicazione sociale, ha messo in luce quanto l’ambito dell’intervento sociale debba necessariamente avvalersi di tecniche comunicative che aiutino ad oltrepassare l’autoreferenzialità dei linguaggi specialistici e degli stereotipi di cui gli operatori sociali sono portatori. L’accompagnamento degli studenti durante il processo di realizzazione della campagna pubblicitaria del nostro Numero Verde, invece, ci ha offerto la possibilità di veicolare informazioni e conoscenze in contesti da noi spesso sottovalutati ma nel contempo determinanti per la costruzione di processi di sensibilizzazione vitali per chi ha come competitors non le merci prodotte dai concorrenti, ma l’indifferenza e la cultura assistenzialistica che relega il sociale nel novero dei costi e delle attività improduttive.
Inoltre siamo rimasti piacevolmente stupiti dall’altissimo livello di qualità dei lavori prodotti dagli studenti, tenuto conto anche del ristretto margine di tempo a loro disposizione: qualità che ha reso veramente difficile la scelta dei vincitori. Ne costituisce prova il fatto che nella realizzazione degli eventi correlati alla giornata europea contro la tratta degli esseri umani il momento di apertura è stato dedicato agli studenti vincitori del concorso, affinché potessero illustrare al pubblico presente i loro lavori, mentre per la campagna pubblicitaria del Numero Verde Antitratta è stato scelto proprio un loro manifesto.
Da sottolineare anche il clima di positiva e la sana competizione creatosi tra i vari gruppi, creando quindi un momento aggregativo e collettivo che certamente rimarrà nella memoria di chi vi ha preso parte.
Sulla base dell’esperienza positiva di quest’anno, l’auspicio è che ci possano essere in futuro ulteriori progettualità comuni e occasioni di collaborazione con lo IUSVE.