Eccovi gli studenti che si sono laureati nella nostra università con il massimo dei voti nel corso di Baccalaureato/Laurea Triennale in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale.
Studente: Emma Secondini Titolo tesi: Dal green marketing al brand activism: le strategie di marketing della comunicazione applicate alla sustainable fashion industry contemporanea Docente relatore: Prof.ssa Chiara Bertato Docente controrelatore: Prof. Ferdinando Azzariti Presidente commissione di tesi: Prof. Matteo Adamoli Data discussione tesi: 15 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
L’obiettivo della tesi è di analizzare le strategie di marketing applicate al settore della moda sostenibile. Si intende esplorare lo sviluppo dell’industria moda a partire dall’ottocento fino ai giorni nostri, e il relativo contesto socio – economico. La tesi è incentrata sul fenomeno della moda sostenibile, inteso come risposta alle problematiche sociali ed ambientali generate dal fast fashion, da un lato, e ai bisogni e alle aspettative dei neo consumatori: la generazione Z. L’elaborato tratta le strategie di green marketing e di brand activism applicate alla comunicazione e il relativo fenomeno del greenwashing. Le strategie presentate permettono alle aziende di allineare gli obiettivi aziendali con quelli sociali ed ambientali e di diventare quindi un punto di riferimento per i consumatori. I casi studio Wråd, Brunello Cucinelli e Calzedonia Group costituiscono l’esempio concreto dell’attuazione di tali strategie e offrono spunti di riflessione e punti di vista diversi circa l’argomento trattato. Il tema è stato scelto per la sua rilevanza ed attualità nel mercato odierno. Il pubblico chiede sempre più spesso alle aziende di adottare comportamenti responsabili dal punto di vista sociale e non solo ambientale. In questo scenario i brand non possono farsi trovare impreparati: essi dovrebbero allineare le loro strategie alle nuove richieste e caratteristiche dei consumatori odierni.
This thesis aims to analyse marketing strategies applied to the sustainable fashion industry. The goal consists in exploring its development starting from XIX century and the related socio - economic context. The thesis is focused on the phenomenon of sustainable fashion, as reaction to neo consumers’ needs and expectations: the generation Z. The essay deals with green marketing and brand activism strategies applied to communication and the related phenomenon of green washing. The strategies presented allow companies to align the company goals with social and enviromental ones and to become a landmark for the consumers. The cases studies Wråd, Brunello Cucinelli and Calzedonia Group are concrete applications of these strategies and offer different insights and points of view concerning this subject. This topic was chosen because of the relevance that progressively assumes in today’s market. In fact, the public increasingly expect that brands adopt responsible and sustainable practices towards both people and environment. In this scenario, brands can’t be unprepared: they should align their strategies to the new requirements and features of today’s consumers.
Studente: Michela Consolini Titolo tesi: La comunicazione politica sui social media: gli influencer politici tra retorica e meme. Docente relatore: Prof.ssa Michela Drusian Docente controrelatore: Prof. Cristiano Dalpozzo Presidente commissione di tesi: Prof.ssa Emilia Brovero Data discussione tesi: 15 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
La politica ha assunto un nuovo modo di comunicare, più veloce, leggero e diretto. Nemmeno la comunicazione politica è rimasta immune alle logiche dei nuovi media, con l’emergere di nuove figure – gli influencer politici – e l’utilizzo di tecniche pop, la cui massima espressione sono i meme. Creare engagement sembrerebbe il nuovo imperativo a sostituzione della ricerca di voti, i quali hanno lasciato posto a like, commenti e condivisioni. Lo stesso sistema informativo è cambiato: i media tradizionali hanno perso di autorità a vantaggio del rinnovato ruolo ricoperto dai social, sempre più utilizzati come strumenti di conoscenza. Comprendere il meccanismo alla base dei nuovi messaggi politici sui social media permette all’utente-elettore di difendersi da messaggi fallaci, alimentando la costruzione del pensiero critico. La natura dialogica del rapporto politico-elettore rende quest’ultimo protagonista assoluto della campagna elettorale, la quale, grazie ai sistemi di rilevazione e ascolto, monitorerà scientificamente l’opinione pubblica per adattare la comunicazione in base al pubblico di riferimento. L’evolversi della comunicazione politica, invadendo anche i più recenti social media, è dunque un processo inevitabile, con esiti imprevedibili.
Politics has taken on a new way of communicating, faster, lighter and more direct. Not even political communication has remained immune to the logic of the new media, with the raising of new figures - political influencers - and the use of pop techniques, of which the maximum expression are memes. Creating engagement would seem the new imperative to replace the search for votes, which have left the way to likes, comments and shares. The information system itself has changed: traditional media have lost authority to the advantage of the renewed role played by social media, increasingly used as tools of knowledge. Understanding the mechanism behind the new political messages on social media allows the user-voter to defend themselves from false messages, fueling the construction of critical thinking. The dialogical nature of the political-voter relationship makes the latter the absolute protagonist of the electoral campaign, which, thanks to the detection and listening systems, will scientifically monitor public opinion to adapt the communication based on the target audience. The evolution of political communication, also invading the most recent social media, is therefore an inevitable process, with unpredictable results.
Studente: Silvia Armellin Titolo tesi: Brand illustration: come aumentare il valore di marca attraverso l'illustrazione Docente relatore: Prof.ssa Giovanna Bandiera Docente controrelatore: Prof. Aurelio Chinellato Presidente commissione di tesi: Prof.ssa Michela Drusian Data discussione tesi: 11 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
La comunicazione illustrata è un ambito sottovalutato e ancora molto marginale nella brand identity, nel quale c'è ancora molto da studiare e da sperimentare. L'illustrazione ha un valore tutt'altro che ornamentale e può elevare un brand ad un livello superiore e creare una comunicazione più efficace e distintiva rispetto alle aziende competitor. In questa tesi di laurea verrà analizzato in maniera approfondita l'uso delle illustrazioni nella comunicazione, in particolare nei brand, indagando diversi stili illustrativi. Attraverso la creazione di un sistema illustrativo completo in armonia con l’azienda Cortilia, una piattaforma e-commerce che connette produttori sostenibili e consumatori consapevoli, si dimostra che l’uso dell’immagine illustrata può fornire un valido sostegno per aumentarne il valore e la capacità comunicativa.
Illustrated communication is an undervalued and still very marginal area in brand identity, in which there is still a lot to study and experiment. The value of illustration isn’t only ornamental and can take a brand to a higher level and create a more effective and distinctive communication than competitors. In this thesis the use of illustrations in communication, especially in brands, will be analyzed in depth, investigating different illustrative styles. By creating a complete illustration system in harmony with the brand Cortilia, an e-commerce platform that connects sustainable producers and aware consumers, the use of the illustrated image can provide a valid support to increase its value and communicative strength.
Studente: Agnese Pozzobon Titolo tesi: A cura di. Analisi e sperimentazione della curatela fotografica. Docente relatore: Prof.ssa Arianna Novaga Docente controrelatore: Prof.ssa Milena Cordioli Presidente commissione di tesi: Prof.ssa Chiara Bertato Data discussione tesi: 11 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
La fotografia degli albori fu considerata dal XIX secolo una mera tecnica. Per questo motivo,La fotografia degli albori fu considerata dal XIX secolo una mera tecnica. Per questo motivo,non era contemplata la possibilità che fosse protagonista di un sistema espositivo.L’allestimento di una mostra-esposizione, infatti, era da sempre un’attività destinata allecosiddette arti maggiori, e tale non era, ai suoi esordi, la fotografia, lungi dall’essereconsiderata strumento di espressione artistica. Sarà infatti solo durante il corso delNovecento che la tecnica fotografica otterrà lo status di arte, e che raggiungerà una maturitàtale da sviluppare pratiche e forme originali di allestimento.Partendo da questi presupposti, il presente lavoro prende in esame alcune mostre del XXsecolo, scelte per il significato che hanno assunto nel percorso grazie al quale il linguaggiofotografico ha sviluppato una propria autonomia espressiva. Queste, per l’appunto, hannol’obiettivo di testimoniare il grado di maturità raggiunto dall’arte fotograficanell’allestimento espositivo. La riflessione prosegue inquadrando ed esplicitando lemotivazioni che hanno guidato alcune scelte espositive evidenziando in particolare la logicacuratoriale che le caratterizza. Ed è partendo da tali presupposti teorici che si sviluppal’ultima parte della trattazione: la predisposizione di un vero e proprio progetto espositivodi una mostra di fotografia. Attraverso quest’esperienza quindi intendo pormi nei panni delcuratore, e provare a costruire un allestimento a partire dalle suggestioni emerse dalleesperienze considerate. Infine, le tecniche utilizzate sono quelle proprie della ricercabibliografica e della progettazione grafica.
In Nineteenth century, photography was considered a mere technique. For this reason, theIn Nineteenth century, photography was considered a mere technique. For this reason, theidea of it being the object of an exhibition wasn’t even considered. The setting up of anexhibition, in fact, had always been dedicated to the so-called major arts, and such was not,at its beginning, photography, far from being considered an instrument of artisticexpression. In fact, it’s only during the course of the Twentieth century that the photographictechnique will obtain the status of art, and will reach a maturity such as to develop practicesand original forms of outfitting.Starting from these assumptions, the present work examines some twentieth centuryexhibitions, chosen for their relevance in the path through which the language ofphotography has developed its own expressive autonomy. The purpose is to show the levelof maturity achieved by the art of photography in the exhibition. This work then continuesby framing and explaining the reasons behind some set-up choices, trying to highlight thecuratorial logic that characterizes them. From these theoretical premises the last part of thedissertation develops: designing a photography exhibition. Through this experience I intendto put myself in the shoes of a curator, trying to take care of an exhibition production bearingin mind the aspects emerged from the preceding analysis. Finally, the techniques used arethose specific to bibliographic research and design.
Studente: Giulio Molin Titolo tesi: Il transmedia storytelling nel settore dell’entertainment: tra universi narrativi e pratiche del fandom. Il caso studio Marvel Cinematic Universe. Docente relatore: Prof. Carlo Meneghetti Docente controrelatore: Prof.ssa Arianna Novaga Presidente commissione di tesi: Prof.ssa Chiara Bertato Data discussione tesi: 11 ottobre 2021 Baccalaureato in: Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
Il transmedia storytelling è una modalità narrativa innovativa che sfrutta il potenziale di molteplici media differenti per esaltare il racconto e aumentare il grado di coinvolgimento del pubblico. Negli ultimi vent’anni ha conosciuto un forte sviluppo e oggi sta contribuendo a evolvere le strategie produttive dell’industria dell’intrattenimento. A partire dall’analisi degli aspetti tecnologici, economici e culturali che caratterizzano il settore dell’entertainment, si intende valutare le potenzialità e i limiti delle narrazioni transmediali e analizzare il ruolo che la costruzione di un universo narrativo riveste nella loro progettazione. Si vuole inoltre esaminare la figura del fan nel contesto della cultura partecipativa, indagando il legame che esiste tra esperienze transmediali, coinvolgimento e produzione culturale amatoriale. Per concludere si ritiene necessario, al fine di conferire concretezza alla teoria, approfondire il Marvel Cinematic Universe, un prodotto d’intrattenimento fondamentale nella cultura popolare contemporanea. Il caso studio offre l’opportunità di osservare le strategie transmediali che sono state applicate nella costruzione del franchise e la struttura con cui è stato organizzato l’universo narrativo. Infine, l’attualità del fenomeno Marvel permette di osservare in tempo reale le numerose attività che i fandom svolgono online per testimoniare la propria passione.
Transmedia storytelling is an innovative way of storytelling that exploits the potential of many different media to enhance the story and increases the level of audience’s engagement. In the last twenty years it has undergone strong development and today is evolving the strategies of entertainment industry. Starting from the analysis of the technological, economic and cultural aspects that characterize the entertainment field, we intend to consider the potential and the limits of transmedia narratives and investigate the role of world-building in the process of designing them. Furthermore, we want to examine the figure of the fan and find the connection between transmedia experiences, engagement and grassroots cultural production. To conclude, we consider it necessary to explore the Marvel Cinematic Universe, an entertainment product that is extremely relevant in today’s pop culture. The case study offers the opportunity to examine the transmedia strategies that have been used to create the whole franchise and the structure of its narrative universe. Finally, the Marvel phenomenon is so current that it allows to observe in real time the multiple fandom activities that take place online.
Data: 20 luglio 2021 Studente: Andrea Zoccatelli Titolo tesi: Imprenditorialità, comunità e progettazione organizzativa, approfondimento dei tre elementi chiave per il lancio di un'impresa. Elaborazione di un business plan a partire dall'analisi sviluppata: il progetto Jade. Docente relatore: Ferdinando Azzariti Baccalaureato in:Baccalaureato in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
L’imprenditore è colui che avvia un’attività finalizzata alla creazione di valore, assumendo un rischio estremamente elevato dato dalla complessità dei mercati. È un individuo eccezionale, in quanto a differenza della maggioranza della popolazione orienta il suo agire principalmente in funzione del bisogno di autorealizzazione, spesso trascurando necessità considerate dai più come di primaria importanza. È colui che fonda un’impresa e le conferisce un’identità che determina il modo in cui viene percepita dai soggetti con cui intrattiene rapporti. I valori sono uno dei fattori che definiscono la politica aziendale: se i principi su cui si basa tengono conto di tutti i portatori di interesse è più probabile che si costruisca una rete caratterizzata da rapporti che portano beneficio a tutti. Con l’avvento della rete uno degli stakeholders ha assunto ancora più rilevanza: il consumatore. Questa denominazione risulta quasi fuori luogo nell’ambiente digitale, dove gli utenti si riuniscono in communities che influiscono sulle vendite dei prodotti, elaborano proposte per migliorare l'offerta delle aziende e talvolta esercitano potere politico. Per sfruttare le potenzialità delle comunità è necessario un approccio mirato alla selezione di quelle in target e all’eventuale creazione di nuove che possano portare valore all’impresa. Una volta compresa la complessità del mercato, i rischi che un imprenditore deve affrontare, l’importanza dei valori, degli stakeholders e delle communities si può procedere alla progettazione organizzativa. Il risultato è l’organigramma, schema che contiene tutte le informazioni utili per definire le relazioni interne ed esterne, il punto di partenza su cui si imposta tutta l’attività economica.
The entrepreneur is the one who starts an activity aimed at creating value, assuming an extremely high risk given by the complexity of the markets. He is an exceptional individual: as unlike the majority of the population he mainly follows the need for self-realization, often neglecting needs considered by most to be of primary importance. He is the one who founds a company and gives it an identity. Values are one of the most important factors that define company policy: if it takes into account all the stakeholders, the firm will build an efficient network based on win-win relationships. With the advent of the internet, one of the stakeholders has taken on even more importance: the consumer. This denomination is almost out of place in the digital environment, where users gather in communities that affect the sales, develop proposals to improve the products offered and sometimes have political power. In order to exploit the potential of communities, it is required a methodological approach aimed at selecting the existing ones and at creating a new one which could lead to the creation of value for the company. Once you understand the complexity of the market, the risks that an entrepreneur has to face, the importance of values, stakeholders and communities, you can proceed with the organizational design. The result is the organization chart, a scheme that contains all the information useful for defining internal and external relations, it is the starting point for every economic activity.
Data: 15 luglio 2021 Studente: Sofia Bissoli Titolo tesi: Il fenomeno dei baby influencer su Instagram e YouTube: implicazioni etiche, sociali e normative Docente relatore: Mariagrazia Villa Baccalaureato in:Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
Oggi, sempre più spesso, nei profili Instagram o nei canali YouTube assistiamo a un nuovo fenomeno pubblicitario di cui sono protagonisti i bambini che sponsorizzano brand e prodotti di vario genere per il mercato delle vendite. Gestiti da genitori-manager, i cosiddetti baby influencer – bambini con meno di 13 anni – si impongono nella rete con un potenziale mediatico che può raggiungere ben oltre un milione di seguaci. Per le aziende, naturalmente, tutto questo è diventato un trend di grande interesse, dal momento che i più piccoli hanno la capacità non solo di raggiungere e influenzare più velocemente il pubblico dei pari, ma anche di attirare l’attenzione di giovani genitori inducendoli ad acquistare i prodotti da loro sponsorizzati. Eppure, sebbene la strategia dell’influencer marketing sia oggi sempre più in uso, quando sono i più piccoli a essere resi mediatori di un prodotto per trarne un guadagno, sorgono diverse questioni per la loro tutela e salvaguardia personale. Questioni, diremo, di carattere etico, sociale e normativo. La presente ricerca, oltre che tracciare un profilo di questo nuovo fenomeno emergente, si pone come fondamentale obiettivo quello di individuare e analizzare le principali problematiche che lo riguardano.
Nowadays, we are increasingly seeing a new advertising phenomenon in Instagram profiles or YouTube channels where children are the protagonists, sponsoring brands and products of various kinds for the sales market. Managed by parent-managers, the so-called baby influencers – children under the age of 13 – are standing out on the network with a media potential of well over a million followers. Naturally, for companies, this has become a trend of great interest, as the little ones have the ability not only to reach and influence peer audiences faster, but also to attract the attention of young parents and get them to buy the products they are sponsoring. Yet, although the strategy of influencer marketing is increasingly in use today, when it is the youngest who are made the mediators of a product in order to make a profit, several ethical, social and regulatory issues arise for their protection and personal safeguard. This research, as well as tracing a profile of this new emerging phenomenon, has the fundamental objective of identifying and analysing the main issues concerning it.
Data: 14 luglio 2021 Studente: Anthony Bortoletti Titolo tesi: Generazione 4.0 e Phygital: restyling del marchio ieri e oggi e la tecnologia del NFC applicata alla temporary exhibition Docente relatore: Giovanni Claudio Noventa Baccalaureato in:Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
Qual è l’età da cui si può definire una persona anziana? Perché a un certo punto della vita sembra non esserci più un’attenzione specifica da parte del marketing su un determinato target? Se ci si ferma a riflettere, il periodo dell’età ‘anziana’ copre un’estensione sufficientemente lunga in termini di tempo, per diventare importante sotto il profilo dell’interesse e dell’attenzione. In questo elaborato verrà presa in analisi la fascia d’età dei qui definiti Senior 4.0, che copre la fascia di età over 65 anni, ponendo a sostegno della tesi dati e statistiche che, intersecate tra loro, fanno dedurre che essi siano un target di marketing da considerare. Infatti, grazie alle competenze culturali, economiche e digitali, possono permettersi di godere la vita attraverso i viaggi e acquisti, e per questo poi beneficiare di modi d’acquisto nuovi e immediati, come quello che a oggi viene definito Phygital, un’interazione tra mondo fisico e mondo digitale.
What is the age from which an elderly person can be defined? Why does it seem at some point in life that there is no longer a specific focus on the part of marketing on a particular target? If you stop and think, the 'old age' period covers a sufficiently long extension in terms of time, to become important in terms of interest and attention. In this thesis, the age range of the Senior 4.0 defined here will be analyzed, covering the over 65 age group, supporting the thesis with data and statistics which, intersected with each other, lead to the deduction that they are a target of marketing to consider. In fact, thanks to cultural, economic and digital skills, they can afford to enjoy life through travel and shopping, and for this they can then benefit from new and immediate ways of purchasing, such as what is now called Phygital, an interaction between physical world and digital world.
Studente: Vittoria Gualtiero Titolo tesi: Social Media Plan in Cina: come le aziende occidentali possono comunicare efficacemente nel panorama digitale cinese Docente relatore: Prof. Andrea Altinier Docente controrelatore: Prof. Ferdinando Azzariti Presidente commissione di tesi: Prof.ssa Chiara Bertato Data discussione tesi: 11 marzo 2021 Baccalaureato/Laurea Triennale in: Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale
Spesso, quando si parla di social network, e più nello specifico di social commerce, le aziende compiono l’errore di circoscrivere il proprio ambito di azione alle sole piattaforme diffuse in Occidente, trascurando inevitabilmente le potenzialità inespresse di altri canali. Spostando però l’attenzione da una logica eurocentrica a una logica globale, risulta evidente come esistano dei particolari social con un ampio bacino d’utenza, basati su logiche simili ma, allo stesso tempo, profondamente differenti rispetto a quelli ai quali siamo abituati. Questi sono i social network cinesi, che connessi alle nuove abitudini di consumo della popolazione, risultano ricchi di opportunità per i brand occidentali che puntano a espandere le proprie logiche commerciali ad altri mercati. Tali aspetti portano a circoscrivere gli obiettivi di questa tesi nell’individuazione delle specifiche strategie e competenze crossculturali da adottare nel momento in cui un brand si accinge alla creazione di un social media plan orientato alle piattaforme cinese, così da fornire una rapida guida per comunicare efficacemente in un panorama digitale diverso da quello occidentale.
Very often, when it comes to social networks, and more specifically to social commerce, companies make the mistake of limiting their scope of action uniquely to platforms widespread in the West, inevitably neglecting the unexpressed potential of other channels. However, shifting the focus from a Eurocentric logic to a global logic, it is clear that there are social details with a large catchment area, based on similar logic but, at the same time, profoundly different from those we are used to. These are the Chinese social networks, which connected to the new consumption habits of the population, are full of opportunities for Western brands aiming to expand their business logic to other markets. These aspects lead to circumscribe the objectives of this thesis in identifying the specific cross-cultural strategies and skills to be adopted when a brand is about to create a social media plan oriented towards Chinese platforms, so as to provide a quick guide for communicating effectively in a digital landscape different from the western one.