Presentazione della quarta edizione del 2012
E siamo arrivati in questo inizio di anno accademico 2012/2013 alla quarta edizione de “Le idee non dormono mai”. Questo workshop negli anni ha acquistato sempre più importanza per la formazione dei nostri studenti e per una valutazione della qualità dell’insegnamento che la nostra Università impartisce.
È sempre tanta la soddisfazione quando termina una grande avventura che comporta, dalla ricerca delle aziende da coinvolgere all’organizzazione di tutte le fasi realizzative, uno sforzo da parte di tutti gli attori in campo.
I protagonisti della giuria valutativa del workshop ci hanno lasciato la testimonianza scritta del loro entusiasmo nel coinvolgersi in questo progetto e il loro soggettivo punto di vista nei testi che leggerete in questo book.
A me il compito istituzionale di presentare un quadro d’insieme.
Questa è la quarta edizione “Le idee non dormono mai” e ogni anno che passa, sentiamo l’importanza di mantenere e far crescere questa esperienza formativa, che caratterizza il percorso accademico del corso triennale Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e multimediale.
La filosofia e l’impianto del nostro corso universitario si sviluppano tenendo in forte considerazione un continuo equilibrio tra teoria e prassi nell’acquisizione delle competenze relative alla comunicazione.
Niente, più di questo momento accademico, racchiude in sé tante valenze multidisciplinari messe insieme, in un continuo mescolarsi di approccio riflessivo culturale e pratico progettuale.
Già la scelta della committenza cerca di abbracciare mondi diversi: una realtà commerciale e una di ambito più sociale.
Quest’anno hanno collaborato con noi come committenti dei progetti l’azienda Roncato, leader nel settore della valigeria, attraverso la presenza del Consulente Digital Marketing il dott. Mattia Mialich e una committenza emergente quale quella del Numero verde Antitratta 800 290290, iniziativa promossa dal Ministero delle Pari opportunità, con la presenza della referente la dr.ssa Cinzia Bragagnolo, oltre ad altri tre operatori.
100 studenti frequentanti il terzo anno del Campus di Mestre e di Verona e i migliori 20 studenti del secondo anno accademico, si sono divisi in 28 gruppi partecipando a questa settimana di full immersion nella comunicazione con l’obiettivo di realizzare un progetto comunicativo concreto.
La grafica per la scocca di un modello di trolley e un libricino informativo per Roncato e una campagna di sensibilizzazione con l’ideazione anche di un marchio identificativo per il Numero verde antitratta: questi i due lavori da realizzare.
L’iter progettuale si sviluppa in toto come una vera commessa professionale: un brief iniziale il lunedì, una valutazione di feed back intermedia a cura dei docenti del corso di laurea, la possibilità di un passaggio di confronto con la committenza e, concludendo, una presentazione del lavoro il venerdì alla presenza di una Giuria di esperti del settore.
Come sempre, alla fine, il venerdì si arriva al verdetto: vengono premiati due gruppi con un primo ed un secondo posto e un segnalato per ogni committente.
Le due realtà quest’anno hanno voluto subito riconoscere la bontà dei progetti anche in termini di spendibilità immediata: Roncato volendo produrre quanto prima la grafica sulle valigie e il Numero verde coinvolgendo gli studenti premiati in una conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione e nella stampa della campagna pubblicitaria vincitrice.
Gli studenti, durante tutta la settimana, sono messi a dura prova in quanto a capacità di ascoltare e capire il cliente, elaborare in gruppo soluzioni efficaci, realizzare in tempi stretti elaborati corretti ed immediati, trovare la giusta presentazione verbale e visiva del proprio lavoro, avendo pochi minuti e il tutto in una situazione di “sana” competizione.
Quello che segnala maggiormente l’efficacia del workshop è il clima di forte coinvolgimento, impegno e collaborazione che si crea tra studenti e docenti, che sono presenti durante alcuni momenti della settimana e che diventano non più soggetti valutatori ma aiuto creativo per il progetto stesso.
Alla fine in questo vortice vengono “fagocitati” e influenzati anche i nostri giurati, che sentono come, alla fine, sia importante per gli studenti, sì, anche ottenere un riconoscimento, ma soprattutto… aver partecipato intensamente.