images/grafica/TESTATE/DIPARTIMENTO_COMUNICAZIONE/SHOWROOM.png

Ecco gli elaborati e le eccellenze realizzate dagli studenti del Dipartimento di Comunicazione e articoli, attività di comunicazione e pubblicazioni realizzati dai nostri docenti.

Houston, sono rimasto sulla Luna

L'area di Comunicazione ed educazione dello IUSVE, ha il piacere di presentare il libro: "Houston, sono rimasto sulla Luna", un volume realizzato da Giovanna Marton e illustrato da Aurora Franino, laureate in Creatività e design della comunicazione presso lo IUSVE

Un piccolo glossario che ha lo scopo di spiegare il web e i suoi neologismi con parole semplici e con alcuni consigli pratici sulla navigazione “on-line".

Lo scopo è quello di aiutare coloro che non sono nativi digitali, a capire le dinamiche del web e dei social media in modo semplice, i vari termini sono accompagnati da un esempio del mondo “off-line” e metafore, riprendendo anche episodi mediatici passati alla storia. 

Se sei interessato all'acquisto
https://bookabook.it/libri/houston-rimasto-sulla-luna/

Gli studenti del Lab in Marketing e Budgeting progettano il Social Magazine del futuro

Giovedì 20 maggio 2021 gli studenti del Corso di Laurea magistrale in Creatività e Design della Comunicazione dello IUSVE hanno presentato ai referenti del Gruppo Editoriale Athesis - Matteo Montan (AD); Annalisa Procopio (CMO) e Francesco Magagnino (Licensee di TedX VR) - i progetti del Laboratorio di Marketing e Budgeting 2021.

Nel laboratorio viene simulato un contesto professionale in cui, per due settimane, gli studenti divisi in piccoli gruppi sono chiamati a sviluppare un progetto confrontandosi con vincoli aziendali reali (obiettivi, budget, tempistiche, dinamiche organizzative).

La sfida lanciata dalla Media Company Veronese ai 5 Gruppi del Lab, aveva come obiettivo la creazione di un Social Magazine: un progetto editoriale nativo sulla piattaforma Instagram.

Un’occasione unica per gli studenti per scoprire qual è, oggi, la nuova informazione, e quale sarà la comunicazione mediatica del prossimo futuro. Ma anche per comprendere la direzione che sta prendendo l’intero ecosistema socio-economico.

Molti attribuiscono la crisi del settore dell’informazione alla diffusione dei Social: formati sempre più brevi, calo dell’attenzione media e, in generale, una maggior difficoltà da parte delle testate nel vendere spazi agli inserzionisti.  Per altri, invece, questa crisi si sta rilevando un'opportunità da cavalcare individuando la chiave del successo proprio nell’adozione di un nuovo modello di business legato a doppio filo con le piattaforme Social.

La sfida per non fare solamente una buona informazione ma per impostare nuovi modelli di business è stata raccolta dagli studenti di IUSVE che, come veri startupper, hanno sviluppando le loro proposte partendo da un articolato percorso di analisi strategica, unendo Creatività e Metodo progettuale.

Ecco alcuni estratti direttamente dalla voce dei protagonisti.

Gruppo 1 -Diego De Zorzi, Melissa Falda, Marta Franchini, Federico Papa, Ludovica Tabaro
“Il nostro magazine "Because - Connect the dots", è un editoriale che aiuta i giovani a comprendere l'attualità, spesso percepita come torbida e poco chiara. Il valore di fondo è l'utilità: fornire ai giovani gli strumenti conoscitivi così da essere capaci di "unire i punti" nel caotico mondo informativo, per muoversi al meglio nella realtà attuale e crearsi la propria opinione in forma indipendente”.

Gruppo 2 - Ariberti Alice, Battiston Federica, Luison Alice, Masiero Maira, Minoli Stefania
“Abbiamo deciso di affrontare il tema dell’innovazione, molto ampio e ormai inflazionato, dandogli un tono nuovo e inedito e per fare ciò lo abbiamo declinato in cinque ambiti particolari: social, tech, sostenibilità, arte e televisione, sport e storia. Il nostro social magazine è un amico che con tono colloquiale ma colto e informato ti accompagna durante tutta la giornata a partire dalla pausa caffè mattutina, al succo pomeridiano fino all’ultimo shot serale. Vogliamo trasmettere le informazioni che le persone non sapevano di voler sapere e nulla ci è sembrato più appropriato di BLALLO: ogni giorno con noi sarà uno sballo.”

Gruppo 3 - Anna Bejato, Marta Bortolozzo, Jennifer Battain, Beatrice Semenzato, Francesca Fibbia, Alessia Moretto
“Il nostro "The Cyber Octopus magazine" è un social magazine dai toni irriverenti, che vuole informare sul presente e sulle tendenze future, mantenendo però anche un sentore nostalgico rivolto ai decenni passati, esternando forse proprio quel contrasto interno che i giovani d'oggi covano dentro di loro. Altra caratteristica fondamentale è proprio la scelta di un tone of voice coinvolgente e irriverente, che si discosta da quello che è lo stile comunicativo tipico dell'informazione legata ai settori dell'innovazione e dell'Hi-tech”.

Gruppo 4 - Nicoleta Dobos, Jessica Biro, Riccardo Caderbe, Giacomo Netto, Anna Pinton, Sofia Sola
“Il nostro gruppo di lavoro ha deciso di focalizzarsi sulla creazione di un magazine online che racconti la sostenibilità nel settore dell’alimentazione in modo fresco a giovanile. Per farlo, ci siamo ispirati ad altre testate che si muovono in un mondo che conosciamo molto bene: quello dei social. Per i contenuti, invece, ci siamo messi alla prova andando a cercare numerosi soggetti, a partire dai giovani imprenditori e le loro storie, fiduciosi del fatto che raccontarle possa essere uno stimolo per tutti gli utenti, fino alle alternative o alle innovazioni nel panorama della cucina italiana. Il tutto condito da uno stile fresco e accattivante.
Come una foglia di menta, insomma: non per nulla, questo piccolo universo di storie di cibo hapreso il nome di AliMENTA.”

Gruppo 5 - Sara Bortoletto, Arianna Calzà, Francesca Fazio, Gabriele Nascimben, Marta Panzarin
Il nostro gruppo ha affrontato il brief partendo da una fase iniziale di analisi e ricerca e seguendo con una fase strategica e creativa. Durante la prima fase, abbiamo deciso di raccogliere ulteriori dati oltre a quelli forniti dalle ricerche di mercato; abbiamo quindi creato un questionario e lo abbiamo somministrato a 250 persone di età compresa tra i 16 e i 30 anni. L’idea era quella di osservare ancora da più vicino il nostro target e capire quali fossero le sue esigenze. Dalle risposte sono emersi molti elementi interessanti e spunti di riflessione, uno di essi è la prevalente necessità dei lettori di ricevere informazioni oggettive e autorevoli; un dato che ci è stato molto utile come base di partenza per formulare la nostra idea di Social Magazine, da qui è nato il progetto “Be On Magazine”.

Laura, Giulia, Asia, Ottavia, Alice e Francesca vincono l'edizione 2021 de "Le Idee Non Dormono Mai"

In questa intervista le ragazze vincitrici ci raccontano le loro impressioni e il concept del progetto con cui hanno vinto l'edizione 2021 del workshop "Le Idee Non Dormono Mai" Questa attività e organizzata dell'università IUSVE per gli studenti del terzo anno del corso di Laurea in Scienze e Tecniche della Comunicazione grafica e multimediale.

Risultato del contest per la creazione dell’House Organ IUSVE

Ecco la graduatoria relativa al contest indetto al primo anno del Corso di Laurea Digital and Graphic Design dei Campus IUSVE di Mestre e Verona, tenutosi durante il Laboratorio di Grafica Editoriale, dei proff. Aurelio Chinellato e Claudio Noventa.

I docenti membri della giuria, prof.ssa Greta Ruffino e prof.ssa Federica Negri, la committenza e tutti gli studenti che hanno risposto con capacità, impegno e grande professionalità alla richiesta di proporre un nuovo house organ legato all’identità dello IUSVE, rispettando le esigenze istituzionali e del corso di laurea.

Di tutti i lavori presentati, e in particolare di ben otto gruppi sui venti partecipanti, hanno colpito l’alto livello grafico generale, l’efficacia degli elementi editoriali-comunicativi e le buone presentazioni, soprattutto considerando le limitazioni dovute alla situazione contingente.

La graduatoria è stata espressa sui seguenti criteri:

  • creatività, fattibilità ed attinenza tematica del prodotto editoriale;
  • aderenza alle esigenze istituzionali per quanto concerne la mission e la comunicazione visiva, senza rinunciare ad originalità e impatto;
  • qualità delle tavole e professionalità dell’esposizione.

La scelta è stata complessa, vista la completezza e pertinenza dei lavori presentati dai gruppi dei due Campus, di cui si elencano i quattro gruppi selezionati e le relative motivazioni.

I° classificato: Gruppo n. 8 del campus di Verona.
Il progetto ha convinto sia per il prodotto editoriale che per il coordinamento col segno originale del marchio, connotato da un uso raffinato della tipografia e, al contempo, da una forte razionalità e potenzialità dinamica lanciata alle edizioni future dell’house organ.

II° classificato: Gruppo n. 10 del campus di Mestre.
Della proposta sono piaciute le scelte funzionali del prodotto editoriale e il nuovo naming con relativo logo e logotipo che richiamano la composizione degli edifici connotativi dei campus.

III° classificato: Gruppo n. 9 del campus di Verona.
Di questo progetto sono piaciute la completezza del prodotto editoriale e la connessione dell’identità visiva che ricorda le campagne comunicative dello IUSVE delle passate edizioni.

Progetto Segnalato: Gruppo n. 7 campus di Mestre.
Del lavoro ha colpito la proposta “dinamica” della grafica nella titolazione armonizzata all’insieme.

Lo IUSVE, attraverso l’ufficio comunicazione e in collaborazione con i docenti del laboratorio, si riserverà di contattare il gruppo vincitore e gli altri gruppi finalisti e/o che si sono evidenziati, per valutare la concretizzazione delle linee progettuali sviluppate.

Complimenti ai vincitori e a tutti gli studenti che hanno presentato i progetti.

Lo IUSVE sale sul gradino più alto del podio dell’International Institute of Business Analysis (IIBA) Challenge 2020

Il 15 dicembre 2020 la squadra composta da Matteo Guidolin, Lorenzo Marcato, Sara Pompeo, Martina Tommasi ed Eliana Zuliani, laureandi magistrali in Web Marketing e Digital Communication dell'area comunicazione ed educazione dello IUSVE, presenta il progetto più innovativo e rivoluzionario per realizzare la loro visione di un mondo migliore. Un progetto di sviluppo della tecnologia olografica per un significativo avanzamento della qualità di vita del genere umano interamente concepito dai cinque laureandi. Dalla creazione dell’azienda ID-Holo alle relative applicazioni nei settori della musica, dell’entertainment, dell’istruzione, dei processi di coordinamento al lavoro, del cinema, del marketing B2C, della medicina, dell’arte e della cultura, destreggiandosi in maniera eccellente tra le matrici, le mappe, gli approcci e gli altri altri strumenti della business analysis.

La squadra si presenta ad affrontare le compagini delle altre università italiane con un nome dal sapore profondamente identitario: IUSWeb. La legge (Ius) del Web, ma, al tempo stesso, l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia e il suo Corso di Laurea in Web Marketing e Digital Communication. Il loro progetto convince da subito la giuria tecnica composta da 15 giurati (tutti docenti universitari, tranne due membri del comitato direttivo dell’IIBA, l’International Institute of Business Analysis che ha organizzato questa sfida tra le università italiane) che li piazza immediatamente in pole position. È la giuria popolare (composta da oltre 150 votanti), però, che dopo circa mezz’ora di votazioni, conferma il risultato e tributa definitivamente allo IUSVE la palma della vittoria.

L’utilizzo di raffinati strumenti di business analysis, il duro lavoro e un’eccellente presentazione hanno composto la miscela vincente che ha permesso al nostro team di superare la sfida più ardua e vincere il premio più ambito: il miglior progetto innovativo! Le parole chiave? Visione, futuro, ricerca. Il loro motto? Immagina ciò che non esiste!

Alle due squadre dell’Università della Calabria – ogni istituto poteva partecipare con un massimo di tre squadre – sono andati i premi per il “miglior spirito di squadra” e per la “migliore presentazione dell’idea”. Le altre università partecipanti dalle diverse regioni d’Italia che non sono salite sul podio hanno comunque potuto beneficiare di un intenso e stimolante momento di confronto tra coetanei dalla cultura e dai background eterogenei.

Il prof. Umberto Rosin, che insegna marketing avanzato nel corso di Laurea in Web Marketing e digital communication dello IUSVE e che ha partecipato in qualità di membro della giuria del challenge, dice: “I nostri studenti sono stati davvero bravi! Nonostante avessero tutti tantissimi impegni come la redazione della tesi di laurea, il tirocinio, la famiglia, sono stati capaci di coordinarsi perfettamente e lavorare sodo per elaborare un progetto che fin dalla sua anteprima avevo capito avere grandi chance di vittoria. È stato un vero onore averli accompagnati in questa avventura”!

Il laureando Matteo Guidolin, che ha coordinato la squadra nelle fasi di preparazione del progetto, ha detto: “Siamo pienamente soddisfatti della vittoria conseguita e soprattutto del clima di lavoro che si è creato tra noi membri del team: forti dei LAB e delle esperienze vissute durante il percorso accademico, siamo riusciti a ottimizzare fasi di analisi, di brainstorming e di progettazione nel tempo libero che ci rimaneva tra tirocinio, lavoro e compilazione di tesi. È stata una grande occasione per mettere in pratica ciò che abbiamo imparato e che stiamo imparando, e ognuno di noi ha saputo valorizzare il progetto con una conoscenza, un dettaglio, una sfumatura in più presa dal proprio bagaglio culturale personale.”

Con la vittoria, i ragazzi hanno diritto all’iscrizione per un anno all’IIBA con l'accesso ai corsi, alle pubblicazioni specialistiche sul tema e potranno fare parte del gruppo di studio 2021 in analisi del business per ottenere le certificazioni IIBA riconosciute internazionalmente. La speranza è che possano trarre massimo beneficio non solo dall’esperienza fatta ma anche dalle conoscenze e competenze che acquisiranno grazie all’IIBA. Del resto, l’analisi del business e l’elaborazione di dati a supporto delle decisioni d’azienda rappresenta una delle principali skill richieste nelle sfide professionali di oggi e di domani!

Congratualzioni da tutto lo IUSVE ai vincitori e al prof. Rosin che li ha guidati lungo il percorso.

Fare business con il web: i project work realizzati dagli studenti

Al link sottostante, puoi accedere ai project work realizzati durante il corso “Fare business con il web”, della prof. Mariella La Forgia, durante l'anno accademico 2019/2020, che nascono dall'esigenza di lasciare traccia di questo semestre di lezione speciale. Così come un gruppo di studenti si è battezzato “Chiusi in casa”, abbiamo voluto dar voce ai silenzi di questi  mesi, devastati da una pandemia che ci ha costretto a cambiare abitudini e stili di vita, passando da una relazione docente-discente lineare ad una relazione di tipo puntiforme. Se da un lato la didattica a distanza ha costituito un limite, dall'altro si è rivelata una grande risorsa, celando a volte opportunità inattese.

Scopri i project work realizzati dagli studenti 

I nostri studenti partecipano a Nati per leggere

Gli studenti, del secondo anno del corso di Licenza/Laurea Magistrale in Creatività e design della comunicazione (a.a 2019-2020), mercoledì 18 novembre 2020 alle 14.45, partecipano a Nati per Leggere, un programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal CSB Centro per la Salute del Bambino Onlus.
Il programma è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 800 progetti locali che coinvolgono più di 2000 comuni italiani. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato.
Dal 1999, Nati per Leggere ha l'obiettivo di promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita, perché leggere con una certa continuità ai bambini ha una positiva influenza sul loro sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale, con effetti significativi per tutta la vita adulta.

Gli studenti del corso di Licenza/Laurea Magistrale in Creatività e design della comunicazione, nell’ambito del Laboratorio di Digital Media e New Technology divisi in gruppi hanno tradotto la missione e i valori del progetto, che Graziella Favaro (consulente MIUR) ha declinato nel Manifesto di Mamma Lingua, in un sistema visivo coerente e coinvolgente, che si è trasformato in materiale di comunicazione nuovo, fresco, originale, tra cui sito web e un’animazione video la cui produzione rientra nel piano di finanziamento del Cepell.

Il progetto Mamma Lingua ha individuato e importato una selezione di libri di qualità selezionati nei vari Paesi da IBBY Italia (IBBY International ha 81 sezioni distribuite in tutto il mondo) e Nati per Leggere nelle sette lingue più parlate in Italia: albanese, arabo, cinese, francese, inglese, rumeno e spagnolo e le invierà all’interno di valigie predisposte di un piccolo stand da montare nelle biblioteche italiane. L’obiettivo è quello di consentire ai bambini che vivono nel nostro Paese di scoprire che esistono lingue e storie differenti dalle proprie su cui costruire gioco, dialogo e relazione e a testimoniare l’importanza dei libri, della lettura fin da piccoli, della diversità linguistica e culturale e della lingua madre in tutto il Paese. Tutto questo è stato reso possibile grazie grazie all’AIB, Associazione Italiana Biblioteche e al finanziamento del Cepell, Centro per il libro e la lettura, approderà in 20 luoghi, uno per regione.

Per maggiori informazioni:
https://www.ibbyitalia.it/2020/02/05/raccontare-mamma-lingua-cronaca-del-lab-con-gli-studenti-di-creativita-e-design-dello-iusve/
https://comunicazione.iusve.it/iusve-bologna-childrens-book-fair

“Le Idee Non Dormono Mai 2020”: ufficializzati i gruppi che presenteranno sul palco del “Gran Galà de Le Idee Non Dormono Mai”

Il Dipartimento di Comunicazione IUSVE è lieto di ufficializzare i gruppi che le aziende committenti, a seguito di approfondita analisi dei progetti ricevuti, hanno scelto di portare alla fase finale del contest de “Le Idee Non Dormono Mai”.

I gruppi segnalati accederanno pertanto alla fase finale del contest e presenteranno il loro progetto dinanzi ai propri colleghi, alle aziende partner e a una giuria di professionisti del settore durante la serata del “Gran Galà de Le Idee Non Dormono Mai” che si terrà in data da destinarsi.

Per conoscere i progetti segnalati: 



Giulia racconta la passata esperienza a Florianopolis con IUSVE e USAC

Andare a vivere in un altro Paese significa dover ricominciare tutto da capo: ambientarsi in una casa nuova, rivivere il sentimento da ‘’primo giorno di scuola’’, iniziare da zero nuove amicizie e via dicendo. Ma partiamo dal principio.
Mai mi sarei immaginata di passare un periodo così lungo (circa quattro mesi) in uno dei Paesi più esotici e ricchi di cultura al mondo: il Brasile. Quando l’ho visto tra le altre mete, non ho esitato un istante: pur non conoscendo una sola parola di portoghese, questo posto mi attirava. Non è semplice spiegare questo tipo di attrazione, soprattutto in risposta alla domanda: ‘Come mai hai scelto proprio questo Paese?’, forse la domanda che mi è stata posta di più negli ultimi mesi, sia qua in Italia che in Brasile. Dopo le prime settimane di ambientazione, il mio amore ed interesse per questo posto non hanno fatto che crescere, gradualmente, continuando fino ad ora.

È difficile descrivere la straordinaria combinazione che ho trovato a Florianopolis, la città/isola che mi ha adottata per quattro mesi: una natura incontaminata e paesaggi mozzafiato che circondano una città in rapidissima crescita, con un’impressionante fioritura di startups e opportunità innovative nei nuovi ambiti lavorativi, il tutto intriso di una forte e variegata cultura, che trova le sue radici sia in Europa che in Africa. Venendo da un Paese con una cultura antica e unica come la nostra, è stato fantastico imbattersi in una cultura altrettanto forte e diversa, che necessita di tempo e passione per essere compresa.
Ciò è avvenuto anche grazie alla famiglia brasiliana vicino alla quale vivevo, che mi ha accolta come una figlia, alle dritte di Renato (il direttore del programma USAC Florianopolis), alle escursioni di gruppo e soprattutto alle lezioni di portoghese. Dico “soprattutto” perché parlare con la gente del posto nella loro lingua, o anche solo provarci, crea fin da subito un contatto speciale, che porta in seguito ad amicizie e legami ancora più speciali; per non parlare del fatto che è una lingua stupenda e piena di particolarità.
Anche l’Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC) ha avuto un ruolo magico per me: un campus immerso nel verde che ospita la bellezza di 35 mila studenti (molto diverso dal mio familiare e accogliente Campus di Verona), completo di ospedale e ristorante universitario, eventi culturali, attività extracurriculari di ogni tipo, fiere ecc.

L’insieme di questi fattori e molti altri, che per essere raccontati tutti occuperebbero pagine e pagine, mi ha permesso di crescere a livello personale e culturale, ma soprattutto ampliare la mia visione e prendere innumerevoli spunti e ispirazioni, che porterò con me e potrò utilizzare non solo durante il mio percorso di studi nell’ambito della comunicazione grafica, ma anche un domani, a livello professionale.

Quest’esperienza, forse la più bella finora, si è già aggiudicata un posto fisso nel mio cuore, e per questo ringrazio tutti quelli che l’hanno resa possibile fin dall'inizio: il team di USAC Verona (composto da Irene, Anna e Anna), la dott.ssa Emilia Brovero, la borsa di studio sovvenzionata dalla Fondazione Deutsche Post-Stiftung e l’ufficio che ne ha seguito l’erogazione e l’organizzazione del viaggio, il team di USAC Florianopolis e tutte le fantastiche persone provenienti da tutto il mondo che ho avuto la fortuna di incontrare.
Per finire la mia famiglia che mi ha sempre sostenuta nonostante le difficoltà e disavventure -sì, perché un viaggio non è tutto ‘’rose e fiori’’- per citarne alcune: ho perso un aereo, sono finita al pronto soccorso, il mio telefono è finito in mare e mi è stato rubato uno zaino contenente di tutto e di più, e molte altre. Ma nonostante tutto ciò, rivivrei tutto senza cambiare niente.

(Agosto-Dicembre 2019)

I nostri docenti Pira e Altinier tra i fondatori dell’Osservatorio Nazionale sulle Fake News di Confassociazioni

Il prof. Francesco Pira, docente di Comunicazione pubblica e d’impresa nel corso di Baccalaureato/Laurea Triennale in Scienze e tecniche della Comunicazione grafica e multimediale del Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE è stato nominato Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Fake News di Confassociazioni per individuare soluzioni che aiutino la gestione trasparente della comunicazione sui media e in rete.

Confassociazioni, raggruppa al suo interno 1.180.000 iscritti e 678 organizzazioni di professionisti e imprese ed ha deciso quindi di occuparsi di questo tema strategico, con un team di professionisti di altissimo livello guidato da Francesco Pira, che lavorerà per individuare soluzioni per il mondo della comunicazione e proposte efficaci per incidere realmente sulla diffusione di un fenomeno che non ha risparmiato nemmeno una tragedia come il Covid-19.

Vice Presidente Esecutivo, sarà il prof. Andrea Altinier, docente di Corporate communication nel corso di Baccalaureato/Laurea Triennale in Advertising & Marketing del Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE.

L’Osservatorio appena nato, vuole quindi analizzare le fake news sotto molteplici punti di vista al fine di individuare non solo i fattori chiave dal punto di vista della comunicazione e dell’informazione, ma anche i percorsi, i modelli, le best practices per contrastarne la diffusione. Un metodo di lavoro fondato su un perimetro solido per elaborare delle proposte serie e condivise da portare ai poteri decisori e nelle sedi istituzionali opportune.

I complimenti di tutto lo IUSVE ai professori Pira e Altinier per il prestigioso ruolo che andranno a ricoprire.