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Ecco gli elaborati e le eccellenze realizzate dagli studenti del Dipartimento di Comunicazione e articoli, attività di comunicazione e pubblicazioni realizzati dai nostri docenti.

Etica, Estetica e Sostenibilità nella comunicazione di moda per il LAB di Advertising & Strategy

Gli studenti del primo anno del corso di Laurea in Advertising & Marketing, del Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE, hanno svolto un LAB progettuale per concretizzare le competenze acquisite nel corso di Advertising & Strategy della docente Giovanna Bandiera. Il LAB si è svolto, per gli studenti del campus di Mestre, dal 16 al 20 dicembre 2019 e per gli studenti del campus di Verona dal 17 al 21 Febbraio 2020.

Gli studenti hanno dedicato una settimana allo studio, alla ricerca e alla progettazione di una strategia pubblicitaria, confrontandosi con un committente reale. Questo percorso è stato volutamente incentrato sulla comunicazione di moda etica e sostenibile ed è stato non solo un momento progettuale arricchente ma anche un tempo informativo importante che li ha visti confrontarsi con tematiche ambientali ed etiche.

Il brand che ha aderito al progetto è Eticlò, un marchio di moda sostenibile che propone collezioni realizzate secondo standard biologici e nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Eticlò è sinonimo del cambiamento in atto nel settore moda e rappresenta la scelta consapevole di un consumatore attento che però non vuole rinunciare al fascino della moda. L’estetica, quale componente essenziale del marchio, è stata affrontata dai ragazzi in accostamento all’etica, poiché nuove forme di linguaggi sono possibili e anzi necessarie.

Ad affiancare la docente Giovanna Bandiera, l’Art Director, Francesca Bonotto, curatrice della rubrica ModaPuntoCom in IUSVE Cube Radio, la web radio universitaria, dove i temi dell’etica e della sostenibilità nella comunicazione di moda vengono ampiamente trattati e raccontati, anche con l’aiuto di professionisti nel mondo del fashion e dell’advertising.

Queste intense settimane di lavoro hanno portato alla creazione di soluzioni comunicative e pubblicitarie fortemente concorrenziali per il mercato di riferimento e totalmente in linea con la filosofia estetica dell’immagine di Eticlò.

Gli studenti hanno lavorato in gruppi, molti di questi sono stati menzionati dalla committenza per la creatività delle idee proposte, l’aderenza alla mission e alla vision e la trasposizione della strategia nella realizzazione del materiale coordinato per il merchandising. In particolare, sono stati selezionati due gruppi ai quali il brand ha regalato un gadget per l’impegno e che con molta probabilità proporrà collaborazioni future.

A Mestre, si sono distinti per grande capacità di aderenza al brief e astrazione creativa, il gruppo formato da Francesco Tognin, Bettin Serena, Fiorin Sergio Antonio, Florian Roberta, Rubini Camilla, Rigon Eleonora.

A Verona, il gruppo che ha fatto letteralmente esultare la committenza poiché il risultato finale è utilizzabile fin da subito e perfettamente in linea con le attese del cliente è il gruppo: Jessica Begnini, Federica Filippini, Rea Fipaldini la referente, Anna Toso, Anna Marmorato, Francesca Mantuano.

Irene e Asja raccontano l'esperienza a Moscow (Idaho) con IUSVE e USAC

Al momento del colloquio per l’ammissione alla borsa di studio, non avremmo mai immaginato di partire insieme per la University of Idaho. A dire il vero, non lo abbiamo realizzato finché non abbiamo messo piede nel territorio statunitense.

La lontana America durante questi quattro mesi si è rivelata molto più vicina alla nostra realtà di quanto potessimo immaginare, benché gli spazi fossero immensi, così come le distanze.
Il campus in cui abbiamo trascorso quattro mesi si trova nella cittadina di Moscow (Idaho), una piccola realtà rurale. All’inizio, alla vista dei dormitori, siamo rimaste abbastanza sorprese, in quanto la vita di uno studente americano, sia lezioni che tempo libero, si svolge quasi completamente all’interno del campus, specialmente in questa zona abbastanza isolata rispetto alle grandi città.

Eppure, in un luogo così geograficamente ristretto, convivono studenti provenienti da ogni parte del mondo. Il clima che si respira è di positività e apertura, data la numerosa presenza di studenti internazionali. Gli abitanti di Moscow sono cordiali e disponibili e trattano tutti come se vivessero lì da sempre. Molto legati alle tradizioni, spesso si recano al rodeo nel vicino stato di Washington per godersi le gare di velocità in compagnia di tutta la famiglia. Ovviamente, i tradizionali hamburger non possono mai mancare. Prodotto tipico dell’Idaho sono anche i mirtilli, che vengono usati per preparare deliziosi French toast.

Questa università è un importantissimo centro culturale e di ricerca. Agli studenti vengono offerti corsi specifici e diversificati per ogni major (indirizzo di studi). Le strutture sono suddivise in tre aree principali: quella dove vivono gli studenti (Residence Halls e fraternities/sororities), gli edifici amministrativi e quelli dove si svolgono le lezioni, questi ultimi solitamente divisi a seconda delle major. All’interno del complesso universitario, gli studenti hanno a disposizione un’enorme palestra gratuita e totalmente equipaggiata e dei corsi tenuti da professionisti.
Lo sport ricopre un ruolo importantissimo, sia per quanto riguarda lo svago che come forma di socializzazione. I club sportivi e ricreativi (come quello di arte) sono gestiti da studenti e sono anch’essi gratuiti e solitamente a cadenza settimanale. Le università americane mostrano fieramente la loro identità ed i loro colori, attraverso gadget ed eventi a tema, ma soprattutto hanno una propria squadra di football (per noi gli Idaho Vandals) con il relativo inno di battaglia.

Grazie all’Outdoor Program Office (un’organizzazione di escursionisti che organizza uscite naturalistiche per studenti) abbiamo potuto vivere un indimenticabile weekend in campeggio sulla costa dell’Oregon. Lì le guide ci hanno insegnato a fare surf sull’oceano, nel mezzo di un paesaggio mozzafiato. La stessa organizzazione ci ha portate a fare rafting sul Salmon River, che attraversa tutto lo Stato.
Per le vacanze del Ringraziamento, un nostro amico americano ha ospitato noi e altre tre studentesse a Seattle, una metropoli vibrante e moderna, ricca di storia, specialmente per quanto riguarda la cultura pop e la musica grunge. Durante questo soggiorno abbiamo legato molto tra di noi e questo ha dato una svolta decisiva all’andamento dell’esperienza.

Per quanto riguarda i corsi frequentati, studiare in lingua si è rivelato complesso, ma allo stesso tempo ci ha rese più elastiche nell’apprendimento. A differenza delle università italiane, in America non esistono le sessioni d’esame, ma gli alunni vengono testati costantemente tramite quiz e test settimanali. La biblioteca era il nostro luogo d’incontro preferito, dove insieme agli altri studenti ci supportavamo tra un caffè el’altro. Finita la sessione di studio, passavamo tutti insieme un’ora in palestra per distrarci e mantenerci fisicamente attivi.

Noi due abbiamo stretto amicizia con un gruppo di studenti internazionali incontrati durante la prima settimana di orientamento. Ogni volta che uscivamo in compagnia, gli studenti americani si incuriosivano: sebbene gli USA siano una nazione multiculturale, non era normale in Idaho vedere due italiane, un’inglese, una tedesca e due russi nella stessa compagnia durante l’arco di una sera!
Ciò che ci ha fatto unire in modo particolare sono state proprio le differenze tra i nostri Paesi di origine, che
la University of Idaho promuove costantemente come valore aggiunto. In un certo senso, eravamo tutti legati dall’essere diversi.

Specialmente dal punto di vista emotivo, questo semestre all’estero è riassumibile con una parola: opportunità. L’opportunità di mettersi in gioco, di sperimentare, di creare nuovi legami e di scoprire dei lati di noi che non conoscevamo prima di arrivare in Idaho. Abbiamo creato delle amicizie profonde che speriamo di mantenere in futuro, per ritrovarci un giorno tutti insieme in Europa.
Spesso è solo in un ambiente estraneo che ci si rende conto di quanto, in realtà, tutti gli studenti del mondo abbiano lo stesso modo di pensare, aperto e disponibile a condividere dei momenti insieme, senza distinzione di provenienza. Il clima privo di discriminazione o pregiudizi è perfetto per chiunque voglia aprire le proprie vedute e godersi un’esperienza diversa ed arricchente.

Ancora grazie allo IUSVE per questa bellissima opportunità di crescita che ci è stata data e all’associazione USAC che ci ha accompagnate in questo viaggio.

Irene Minute e Asja Ferronato

Gli studenti del Lab di Digital Media e New Technology ospiti alla Bologna Children’s Book Fair

Il Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE, ha una lunga tradizione legata ai Lab. I lab sono momenti fondamentali nel percorso formativo degli studenti, momenti di consivisione e lavoro che permettono di mettersi alla prova, rapportandosi con un commitente ed un reale brief. Gli studenti del secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Creatività e Design della Comunicazione, durante il Laboratorio di Digital Media e New Technology del prof. Ugo Guidolin, hanno avuto modo di lavorare con Mamma Lingua. Il progetto Mamma Lingua è un'occasione per far scoprire ai bambini italiani che esistono lingue differenti dalla propria affinché si sentano cittadini del mondo. Agli studenti è stato chiesto di: «...scatenare la loro creatività per tradurre la missione e i valori del nostro progetto, che Graziella Favaro ha declinato magistralmente nel Manifesto di Mamma Lingua, in un sistema visivo coerente e coinvolgente, che si trasformi in materiale di comunicazione nuovo, fresco, originale.»

L'esperienza del Lab si è conclusa il 5 dicembre con la presentazione al committente dei progetti ma i prodotti realizzati sono così interessanti che gli studenti saranno ospiti di AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e presenteranno i loro progetti alla Giornata regionale di Nati per Leggere Lombardia, mercoledì 25 marzo 2020 e alla prestigiosa fiera internazionale dei libri per ragazzi, la Bologna Children’s Book Fair, mercoledì 1 aprile 2020 dalle 13:30 alle 16:30 in Sala Bolero.

Vai all'articolo: Raccontare Mamma Lingua: cronaca del laboratorio con gli studenti di Creatività e Design dello IUSVE

Complimenti a tutti gli studenti che con impegno e dedizione si sono buttati anima e corpo in questa esperienza, e grazie al commitente che ha creduto in loro.

Risultato del contest per “la creazione di un prodotto editoriale e la nuova identità visiva della Rizzo srl”

Rizzo srl ha definito la graduatoria relativa al contest indetto per il primo anno del corso di Laboratorio di grafica Editoriale tenuto dai professori Chinellato e Noventa del corso di Laurea in Digital and Grahpic Design dei Campus IUSVE di Mestre e Verona.

L'azienda ringrazia i docenti e gli studenti che hanno risposto con capacità, impegno e grande professionalità alla richiesta di proporre un prodotto editoriale legato al rinnovo dell’identità aziendale rispettando le esigenze della committenza e le spinte contemporanee suffragate.

Di tutti i lavori presentati ha colpito la buona qualità, gli elementi editoriali-comunicativi e le ottime presentazioni, soprattutto considerando il poco tempo che gli studenti avevano a disposizione.

La graduatoria è stata espressa sui seguenti criteri:

  • creatività e fattibilità del prodotto editoriale;
  • aderenza alle esigenze aziendali per quanto concerne il restyling dell’identità visiva, senza rinunciare ad originalità e impatto;
  • qualità e professionalità dell’esposizione.

La scelta è stata complessa data la sopra citata completezza e pertinenza dei lavori presentati dai gruppi dei due Campus, di seguito l'elenco dei quattro gruppi selezionati e le relative motivazioni, indicando anche alcune peculiarità dei gruppi che non sono entrati nei quattro sottoelencati ma hanno prodotto dei progetti interessanti.

I° classificato: Gruppo n.5 del Campus di Mestre. Il progetto ha convinto per il prodotto editoriale in perfetta estensione e coordinamento col segno originale del marchio, connotato da un uso colto e raffinato della tipografia, e al contempo da una forte razionalità ed importante potenzialità dinamica.

II° classificato: Gruppo n.8 del Campus di Verona. Di questo progetto sono piaciute la completezza del prodotto editoriale nella sua semplicità e le linee proposte per il restyling dell’identità visiva che ricorda la materia prima nel logo utilizzata poi nel catalogo.

III° classificato: Gruppo n.1 del Campus di Mestre. Di questa proposta sono piaciute le linee pensate per la radicale scomposizione del logo “R” (pur nella limitazione dovuta all’assenza della data nel payoff) e le scelte funzionali del prodotto editoriale.

Progetto Segnalato: Gruppo n. 10 Campus di Mestre. Del lavoro ha colpito la proposta del nuovo logo nella composizione “dinamica” della lettera iniziale ben armonizzata al marchio. 

Dei numerosi progetti presentati, si evidenziano infine altri tre gruppi:

  • la potenzialità del pieghevole e dei supporti cartacei progettati dal Gruppo n.9 del Campus di Verona;
  • l’impatto per l’apparato dinamico nel marchio del Gruppo n.3 del Campus di Verona;
  • la matericità del catalogo del Gruppo n.6 del Campus di Mestre.

La Rizzo srl si riserverà di contattare il gruppo vincitore ed eventualmente gli altri gruppi finalisti e/o che si sono evidenziati, per mettere in atto quanto è stato sviluppato con i progetti durante il laboratorio.
L'azienda ha apprezzato molto l'impiego da parte di alcuni gruppi, del disegno a mano, che nonostante lo sviluppo dei supporti informatici, resta fonte irrinunciabile per lo sviluppo di ogni progetto creativo.

Risultato del contest di “Gomma Festival per l’illustrazione di Milano”

Ecco il risultato del contest per la creazione di un prodotto editoriale e l’allestimento di “Gomma Festival per l’illustrazione di Milano” corso di Laboratorio progettuale grafico-pubblicitario e di comunicazione del secondo anno di croso di Laurea in Scienze e Tecniche della comunicazione grafica e multimediale dei professori Aurelio Chinellato e Giovanni Claudio Noventa.

Prima di parlare della collaborazione e del contest è doveroso ringraziare Martina Lorusso, Laureata del Dipartimento di Comuncazione dello IUSVE, senza cui non sarebbe stato possibile questa collaborazione e i professori Aurelio Chinellato e Giovanni Claudio Noventa che hanno creduto nelle potenzialità del progetto Gomma e soprattutto gli allievi che hanno prodotto gli elaborati finali e che si sono dimostrati interessati e attenti a conoscere in maniera approfondita ed interessata il progetto.

Ecco come lo staff di Gomma Festival racconta l'esperizenza vissuta allo IUSVE.

«Lo staff di Gomma Festival, ha apprezzato molto la possibilità di lavorare con IUSVE, ed è stato davvero interessante incontrare e parlare con tutti i ragazzi nelle sedi di Verona e Venezia. Si sono dimostrati curiosi ed interessati al nostro festival e al progetto facendoci domande sempre puntuali, precise e pertinenti.

Incontrare di persona centinaia di ragazzi, valutare i numerosissimi progetti e parlare della nostra storia è stato molto emozionante, un momento che non dimenticheremo facilmente. Abbiamo capito di aver "lasciato il segno" quando abbiamo incontrato alcuni studenti del corso conosciuti in aula ai nostri eventi a Milano e quando abbiamo saputo che altri studenti si erano recati di persona nella sede del festival per prendere le misure e fare considerazioni più appropriate e reali in merito al progetto che dovevano sviluppare.
Rispetto all'esito del contest ed in merito ai progetti ricevuti possiamo dire che siamo davvero soddisfatti perché il livello di tutti gli elaborati presentati è stato molto alto e la scelta dei migliori è stata estremamente difficile. »

I criteri di valutazione, utilizzati per definire la classifica sono stati:

  • completezza dello studio del nostro format in termini di pubblico, posizionamento, programma ed analisi dei corretti format simili sul territorio ed ambito di riferimento;
  • capacità nella reinterpretazione e studio del logo in termini di creatività, parole chiave, creatività;
  • totalità nella strategia di comunicazione proposta sia online che offline da utilizzare per promuovere il festival in termini di creatività, budget, fattibilità;
  • caratteristiche del progetto editoriale presentato in termini di creatività, costi, praticità di utilizzo, replicabilità e caratteristiche estetiche;
  • completezza nella proposta di allestimenti (exhibition temporanei, visibilty, aree espositive, ingresso, programma) in termini di creatività, fattibilità, budget, tempistiche di allestimento, praticità e funzionalità rispetto ai contenuti del festival;
  • creatività nella proposta di gadget da vendere durante il festival in termini di concept, packaging, budget, unicità e posizionamento rispetto al format.

La scelta di un vincitore è stata davvero ardua, dei numerosi progetti pervenuti ed analizzati attentamente, sono stati scelti ben 15 progetti, dei quali gli elaborati proposti sono stati valutati nel dettaglio.

Per il primo posto c’è stato un ex aequo, dal momento che le valutazioni hanno portato ad individuare due gruppi che hanno prodotto progetti convincenti su tutte le richieste, e che hanno colpito maggiormente essendo in linea con la filosofia di Gomma Festival.

  • Primo posto (ex aequo): “Nei panni di Gianni per i suoi 100 anni" progetto del gruppo composto dalle matricole: 8097-8564-8573-8375-8382
  • Primo posto (ex aequo): “Mondi Possibili" progetto del gruppo composto dalle matricole: 8560-8104-8386-8132-8137
  • Secondo posto: 8122-8398
  • Terzo posto: 8532-8327-8328-8331
  • Quarto posto: 8307-8058
  • Quinto posto: 8008-8012-8313-8062
  • Sesto posto: 8100-8112-8374-8125-8128
  • Settimo posto: 8506-8500-8669-8503-8502
  • Ottavo posto: 7191-8322-8336
  • Nono posto: 8092-8378-8575-8390-8392
  • Decimo posto: 8135-8136
  • Undicesimo posto: 8113-8380-8381-8119-8399
  • Dodicesimo posto: 8031-8541-8035-8330-8064
  • Tredicesimo posto: 8109-8391
  • Quattordicesimo posto: 8388-8577-8389-8129-8131
  • Quindicesimo posto: 8027-8059-8339-8546

Un grazie di cuore a tutti gli allievi partecipanti, ai docenti e allo IUSVE, da Andrea, Sara e Maristella di Gomma Festival.

Risultati del contest per "Val di Zoldo Funivie S.p.a”

La committenza "ValdiZoido Funivie S.p.a.", dopo un'attenta e approfondita analisi di tutti i progetti consegnati che hanno superato gli appelli estivo ed autunnale del Corso Laboratorio di comunicazione grafica del primo anno del corso di Laurea in Scienze e Tecniche della comunicazione grafica e multimediale del Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE, ha selezionato 25 progetti tra tutti i quali ha individuato i migliori tre, segnalando inoltre tre progetti degni di menzione. 

La committenza è stata particolarmente colpiti dall'impegno profuso dagli studenti, che hanno espresso una grande fantasia ed una buona padronanza della materia.

Di seguito si elenca la classifica finale di merito esprimendo le motivazioni che hanno mosso la giuria alle scelte. Per ragioni legate alla privacy si indicano solamente i numeri di matricola dei progettisti selezionati. 

PRIMO POSTO
m. 9061 del Campus IUSVE di Mestre, si aggiudica  6 skipass giornalieri, 4 serali, 1 ingresso presso la Spa Dolomia comprensivo di massaggio
Motivazione
La costruzione del logo e l'insieme del marchio nella proposta di progetto radicalmente nuovo rispetto all'esistente, sono state articolate su criteri di immediatezza e semplicità, senza necessariamente cadere su forme che ricordano lo skyline montano, ma ricorrendo ad elementi astratti che giocano su una felice ambiguità interpretativa che oscilla tra le iniziali e cristalli di neve. Il logotipo si accosta armoniosamente al logo in tutte le variazioni e declinazioni proposte a cui si aggiunge la possibilità di articolazione dinamica del marchio. 

SECONDO POSTO
m. 9243 del Campus IUSVE di Verona, si aggiudica 3 skipass giornalieri, 3 serali, 1 ingresso presso la Spa Dolomiam.
Motivazione
Come per il marchio sopracitato, anche questo progetto è stato incentrato su un linguaggio visivo di impatto e grande semplicità, riuscendo a cogliere il senso della commessa e le potenzialità della Val di Zoldo nei suoi utilizzi turistici senza limitazioni stagionali. La forma grafica del logo, pur essendo pertinente e ottimamente sviluppata, dà un esito meno emozionale rispetto al progetto vincitore. 

TERZO POSTO
m. 9253 del Campus IUSVE di Verona, si aggiudica 2 skipass giornalieri, 2 serali, 1 ingresso presso la Spa Dolomia
Motivazione
Del progetto presentato è piaciuta la composizione di insieme espressa dal marchio e da alcune soluzioni grafiche; è emerso che il progetto del logo è sicuramente allineato alla contemporaneità, ma che proprio per questa caratteristica rischia di essere limitato alla valenza temporanea e per questo meno adatto alla richiesta della committenza. 

Per tutti gli altri studenti che hanno presentato un progetto verrà riconosciuto uno skipass serale. Tutti i coupons dovranno essere convertiti presso le casse della ValdiZoldo Funivie S.p.A. e gli ingressi alla Spa direttamente presso la stessa, in via Pecoi n. 10 - Val di Zoldo (BL). 

Si elencano infine tre progetti degni di menzione per le soluzioni proposte le quali, anche nel limite di sviluppo parziale o incompleto, hanno saputo colpire attraverso particolari payoff e idee comunicative per campagne promozionali innovative: 

  • m. 9190 Venezia: del progetto colpisce la parte emozionale legata a "Cross the door" 
  • m. 9219 Venezia: del progetto colpisce la parte emozionale legata a "le declinazioni del cuore" 
  • m. 9265 Verona: si segnala il payoff che favorisce l'uso totale delle strutture "365 reasons to have fun" 

Si elencano i restanti 19 progettisti i cui progetti per l'utilizzo di elementi di interesse comunicativo -anche se parziali e non completamente sviluppati -hanno fornito interessanti suggestioni comunicative e per questo sono entrati nella selezione finale: 

  • m. 9254 Verona 
  • m. 9205 Venezia 
  • m. 9858 Senior 
  • m. 9601 Venezia 
  • m. 9555 Venezia 
  • m. 9592 Venezia 
  • m. 9719 Verona
  • m. 9659 Verona
  • m. 9582 Venezia
  • m. 9173 Verona
  • m. 9279 Venezia
  • m. 9616 Venezia
  • m. 9202 Venezia
  • m. 9252 Verona
  • m. 9241 Verona
  • m. 9584 Verona
  • m. 9685 Verona
  • m. 9717 Verona
  • m. 9225 Venezia

I biglietti per tutti coloro che hanno sostenuto l'esame e partecipato al contest saranno ritirabili nel front-office del campus di Mestre e di Verona dal 07 gennaio 2020

Intervista a Irene Minute e Asja Ferronato

Con questa prima intervista, inauguriamo: ”IUSVE around the world” un nuovo format di IUSVE Cube radio, che vuole raccontare le eseprienze degli studenti IUSVE, che grazie all’accordo con USAC (University Studies Abroad Consortium), hanno l'opportunità di passare un periodo di studio all'estero.

In questa prima puntata, le studentesse Irene Minute e Asja Ferronato del secondo anno del Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecniche della Comunicazione grafica e multimediale del Campus di Mestre, ci raccontanto la loro esperienza presso la UNIVERSITY OF IDAHO, Moscow (USA).

Sebastiano Corrò progetta il manifesto per “Ascoltando la nostra terra”

In questo articolo Sebastiano Corrò, studente del terzo anno del corso di Laurea in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale, del Campus di Mestre, ci presenta il concept del manifesto progettato per l'evento “Ascoltando la nostra Terra”.

Durante la presentazione del nuovo calendario di “Grafiche Antiga”, progettato dal famoso grafico italiano Leonardo Sonnoli, mi rimase impressa una sua particolare frase relativa all'impatto che deve avere un manifesto; “il manifesto deve essere una fucilata”.

Vivendo in un periodo storico in cui l'attenzione media di un utente è molto scarsa e superficiale, ritengo importante progettare un prodotto che si differenzi dal contesto di riferimento.
Mi è stato chiesto di realizzare un manifesto, per la pubblicizzazione del Concerto Sinfonico con l’Orchestra del “Concentus Musicus Patavinus” che si terrà il giorno 26 ottobre ore 21.15 presso il Duomo di Mirano, diretta dal Maestro Stefano Corrò.

Il titolo dell’evento è: “Ascoltando la nostra Terra”.
Nel manifesto, oltre alla promozione dell’aspetto musicale, si è scelto di sensibilizzare a livello sociale sugli avvenimenti relativi all’Amazzonia.
A livello progettuale l’obiettivo è stato quello di catturare lo sguardo dell'osservatore, stimolando il suo interesse , grazie a degli interventi di tipo materico. Il concept dell’iter progettuale mira a creare una grande metafora tra musica e ambiente.
Ho scelto di inserire come immagine principale del manifesto l’ultima pagina della partitura orchestrale, tratta dal Concerto n.1 per pianoforte e orchestra di L.Van Beethoven. La partitura orchestrale, composta dai singoli strumenti e note musicali, è metafora della foresta amazzonica e ogni singola nota rappresenta un albero.

Ma come rappresentare a livello visivo quello che sta succendo? come rappresentare in modo realistico le fiamme, i tagli e il vuoto che si sta creando in Amazzonia? Per ottenere il massimo impatto visivo, ho scelto di lavorare fisicamente sulla materia utilizzando uno dei cinque elementi naturali: il fuoco.
I singoli manifesti sono stati bruciati in determinate zone e la singola nota bruciata rappresenta il singolo albero caduto.
Per l’occasione sono state stampate solo 50 copie lavorate a mano da me, con l’uso della fiamma ossidrica.
La scelta dell’ultima pagina del brano come immagine principale non è casuale. Come tutti gli strumenti insieme concludono la sinfonia di Beethoven in maniera maestosa, anche la popolazione se unita può lottare per una causa comune portando a dei risultati concreti.

Camilla Artusato racconta la sua esperienza a Shanghai con IUSVE e USAC

Avete mai desiderato allontanavi dalla routine quotidiana e dalla vostra confort zone andando il più lontano possibile? Ma quanto lontano è il più lontano possibile? Cosa ne dite dell’altra parte del mondo? Sto parlando della Cina e dell’incredibile esperienza che ho potuto intraprendere grazie a IUSVE e USAC.

Una cosa che dovete sapere su di me è che da sempre ho avuto una passione enorme per tutto quello che riguarda viaggiare, fare nuove esperienze e conoscere nuove culture. Quando, visitando il sito dell’università, è apparso il bando di USAC che offriva delle borse di studio per andare a studiare all’estero, sapevo che avrei dovuto partecipare. Ovviamente tra tutte le destinazioni non potevo che scegliere quella più lontana … ed è così che è cominciata la mia avventura a Shanghai.

All’inizio, vi dirò la verità, i dubbi era tanti ma poi, appresa la notizia che ero stata selezionata, c’è stata una sola certezza: ero pronta a partire. Il passaporto, i documenti, il visto, l’areo e dopo “solo” 14 ore ero dall’altra parte del mondo. La cosa che più mi ha sorpreso è che da parte mia non c’è stata nessuna ansia o agitazione: mi sembrava di essere al posto giusto al monumento giusto.

Quando chiedete a qualcuno cosa si ricorda del viaggio in Cina la risposta è sempre la stessa: le masse enormi di cinesi. Ed è sicuramente la prima cosa che ti colpisce. I cinesi sono tanti e se poi ti capita di essere uno straniero, e nel mio caso una ragazza con la pelle pallida, tieniti pronto ad essere sommerso da persone decise a farti foto o video con i telefonini. Trovarsi in mezzo a persone di una lingua diversa e lontana dalla tua può essere un grande problema, ma questo fa parte dell’avventura. Se un giorno mi incontrerete per i corridoi dell’Università sarò lieta di raccontarvi la storia di come sono arrivata la prima notte nel dormitorio del Campus, dovendomi confrontare con un guardiano notturno che ovviamente, non solo non parlava inglese ma nemmeno mandarino. Il solo modo di comunicare con lui era parlare in shanghainese che col mandarino ci azzecca quanto il calabrese con il friulano.

Ma alla fine sono riuscita a fare il check-in ed entrare nella stanza. Quella stanza è stata la mia casa per quasi sei mesi. Il termine casa non è casuale, lo usiamo per definire non solo un luogo fisico ma un posto dove ci si sente bene e si condividono affetti. Quella stanza e tutto il campus, sono stati testimoni di tanti eventi e ricordi, che mi hanno cambiato la vita e che porterò sempre con me.

L’anima della città ed il programma di studi, hanno contribuito a rendere questa esperienza unica, ma quello che davvero mi ha segnato sono le persone che ho conosciuto. Gli studenti del gruppo USAC e gli altri studenti internazionali ma anche persone comuni, sconosciuti con cui ho potuto condividere pensieri che hanno portato ad un confronto di idee costruttivo. Ho stretto amicizie più forti della distanza e della lingua che resistono ancora oggi. Questi incontri sono stati importanti per condividere e unire le nostre diverse culture. Resteranno memorabili tutti gli spaghetti e i tacos party nati spontaneamente in un incontro tra amici.

Tutto parte dalla comunicazione, dal saper e voler comunicare con le persone che ci stanno attorno. Come gli studenti IUSVE saranno stanchi di sentire, “non si può non comunicare” ed è vero anche se le barriere linguistiche sono difficili da superare.

Non avrei mai pensato che come nuova lingua avrei studiato il cinese, ma grazie al corso offertomi all’ interno del programma, ho potuto comprendere meglio questa cultura e anche apprezzarne la lingua nella sua complessità.

Nonostante Shanghai sia considerata al giorno d’oggi una delle città più internazionali, solo una piccola parte della popolazione è in grado di parlare inglese. Sapere qualche parola in lingua locale era quindi essenziale per poter sopravvivere. Io e i miei compagni di avventura, abbiamo scoperto con stupore, che dopo solo un mese riuscivamo ad ordinare il cibo da soli o eravamo in grado di chiamare un taxi.

Un altro aspetto che mi ha sorpreso è il clima di fermento e operatività che si respira all’ interno della città. Shanghai è grande, caotica ma soprattutto bella. Si tratta di un universo in rapida espansione. Accoglie e sfrutta ogni disponibile possibilità di crescita per garantirsi una posizione nei mercati non solo locali ma soprattutto internazionali. Abbiamo avuto l’occasione di visitare il Bond, una zona adiacente al porto che ospita tutti i principali uffici delle multinazionali, considerato il centro economico della città. I corsi che ho avuto la possibilità di frequentare, mi sono stati d’aiuto per comprendere questa realtà in via di sviluppo e puntare il focus su come funziona il mercato orientale.

In queste poche righe non posso spiegare e descrivere tutte le cose che ho imparato e i posti che ho visto. Ma posso lasciarvi questo mio pensiero: “non abbiate paura di partire anche se la meta è lontana, ogni viaggio ti permette di crescere”. Questa esperienza mi ha dato l’opportunità di cogliere una prospettiva diversa, aprendo il sipario su una parte del mondo che non avevo ancora considerato ma soprattutto mi ha permesso di conoscere una me diversa.

Io vi consiglio di lasciarvi coinvolgere, se siete disposti ad investire il vostro tempo sarete ricompensati. Non esitate, cogliete al volo tutte le opportunità che la vita vi offre.
Auguro a tutti di vivere un’avventura simile perché è un’occasione unica!

Grazie a IUSVE, ad USAC e a tutti coloro che ho conosciuto, hanno reso questo viaggio speciale, lo porterò sempre con me come ricordo indelebile.

È uscito il libro “Vite interconnesse”

“Vite interconnesse. Pratiche digitali attraverso app, smartphone e piattaforme online”, è l'ultimo libro curato dalla professoressa Drusian e dai professori Magaudda e Scarcelli, docenti del Dipartimento di Comunicazione dello IUSVE.

A casa, a scuola, al lavoro, sui mezzi di trasporto: ovunque vediamo giovani con uno smartphone in mano. Ma come lo usano? In che modo lo smartphone trasforma le relazioni interpersonali? Quali significati e pregiudizi guidano i giovani nell'uso di questa tecnologia? E in generale: qual è il ruolo di questo strumento nella loro vita quotidiana? 

Il libro offre un'agile risposta a queste domande attraverso l'analisi di interviste a giovani tra i 18 e i 30 anni. Sulla base dei dati raccolti e della più recente documentazione bibliografica, la ricerca indaga le implicazioni dell'utilizzo di piattaforme e mobile app in relazione a differenti ambiti dell'esperienza dei giovani italiani, e in particolare rispetto ai processi di costruzione dell'identità, dell'articolazione delle relazioni sociali e delle pratiche di consumo e di acquisto. Musica, foto, social network, ma anche la durata della batteria e le riflessioni sulla presenza costante del telefono cellulare nella vita quotidiana sono temi in continuo mutamento di cui questo libro rappresenta un'inedita riflessione.

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