Gli studenti del corso di Linguaggi e strategie della pubblicità digitale del Campus di Verona visitano Dainese

Mercoledì 21 ottobre 2021, un gruppo di studenti del terzo anno del corso di Baccalaureato/Laurea triennale in Advertising & Marketing della sede di Verona hanno visitato il museo aziendale di Dainese il DAR: Dainese ARChivio di Vicenza, accompagnati dal docente, il professor Massimiliano Moschin, in un tour privato riservato dall’azienda agli studenti dello IUSVE.

Gli studenti sono stati invitati dall’azienda come ringraziamento per i progetti sviluppati all’interno del laboratorio di advertising digitale, complementare al corso di “Linguaggi e strategie dell’advertising digitale” per l’a.a. 2020/2021. Il laboratorio, aveva come obiettivo lo sviluppo delle campagne di pubblicità digitale a supporto di un prodotto innovativo dell’azienda: lo Smart jacket, un dispositivo di protezione e sicurezza che può essere utilizzato in alternativa o assieme a un classico giubbotto da moto.

I ragazzi che hanno preso parte alla visita sono: Zeno Bonamente, Paolo Broll, Jacopo Demuri, Francesco Ferri, Pietro Fratton, Maika Gusso, Nicole Piacentini, Francesco Pedrazzoli e Riccardo Savegnago. Dopo essere stati accolti nella sede del museo aziendale annessa al flagship store di via dell’Economia, gli studenti sono stati guidati nella visita dal dottor Matteo Fantini, Creative Production Executive, a capo della content factory interna all’azienda.

La visita ha permesso agli studenti di ripercorrere l’evoluzione di Dainese e la forte spinta alla continua innovazione, partendo dall’analisi dell’evoluzione grafica del brand, per arrivare all’attuale concettualizzazione del tratto di un logo che oggi è un brand riconosciuto a livello mondiale. A seguire con la visita degli spazi museali è stato possibile rivivere gli albori dell’avventura imprenditoriale di Lino Dainese, lo storico fondatore, oltre a ripercorrere in una carrellata di tute cimelio esposte la storia dei più grandi piloti di motomondiale che hanno vestito Dainese nelle gare più importanti: da Giacomo Agostini a Valentino Rossi, passando per Eddie Lawson, Luca Cadalora, Max Biaggi, Carl Fogarty, Loris Capirossi e Marco Simoncelli.

Il tour è poi proseguito nella “foresta delle tute”, una smisurata raccolta di tute di piloti da corsa che sono caduti in pista: le tute infatti, oltre a essere preziosi cimeli, vengono raccolte dall’azienda per essere studiate per comprendere al meglio i danni da cadute per sviluppare supporti sempre più sicuri ed efficaci. Il museo poi si articola attraverso l’approfondimento della produzione di caschi per Valentino Rossi (con il marchio AGV, storica azienda oggi di proprietà di Dainese), dei guanti di protezione, dei para-schiena e dell’attrezzatura da enduro, passando poi per le applicazioni di Dainese in campo sciistico, aerospazione e della sicurezza con i prodotti dotati di airbag intelligenti.

Una particolarità della visita è stato vedere il museo dall’inizio, infatti solitamente l’entrata è dalla fine. Perché? Perché l’azienda, che ha fatto della ricerca e sviluppo uno dei propri fattori distintivi ed elementi cardine di vantaggio competitivo, per rafforzare la propria filosofia di innovazione, la comunica ai visitatori con un tour che parte dal futuro invece che dal passato. Gli studenti, dopo essere stati ringraziati per il loro lavoro da Matteo Fantini, al termine della visita hanno ricevuto una copia ciascuno del volume edito da Dainese dedicato proprio al museo aziendale e ai suoi contenuti.